Addio a June Lockhart, la mamma di Lassie e icona della tv americana, morta a 100 anni

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June Lockhart, storica attrice simbolo della televisione americana del dopoguerra, è morta all’età di 100 anni nella sua casa di Santa Monica, in California, per cause naturali. Ad annunciarlo è stata la famiglia tramite un portavoce, precisando che al suo fianco, fino all’ultimo, c’erano la figlia June Elizabeth e una delle quattro nipoti, Christianna.

Figlia d’arte, Lockhart nacque a New York il 25 giugno 1925. Il padre, Gene Lockhart, fu candidato all’Oscar nel 1939 per “Un’americana nella casbah”, mentre la madre Kathleen Arthur Lockhart era anch’essa attrice. Cresciuta in un ambiente immerso nel teatro e nel cinema, June debuttò giovanissima sul grande schermo nel classico natalizio A Christmas Carol (1938), accanto ai suoi stessi genitori.

Prima dei 25 anni aveva già preso parte a numerosi film importanti, tra cui “Paradiso proibito” (1940) di Anatole Litvak, “La famiglia Stoddard” (1941) di Gregory Ratoff, “Il sergente York” (1941) di Howard Hawks, “Miss Annie Rooney” (1942) di Edwin L. Marin, “Le bianche scogliere di Dover” (1944) di Clarence Brown e “Incontriamoci a Saint Louis” (1944) di Vincente Minnelli. Nel film Il figlio di Lassie (1945) interpretò Priscilla, la nipote del Duca di Rudling.

Negli anni Quaranta e Cinquanta fu una presenza costante nel cinema hollywoodiano, spesso nei panni di mogli o sorelle dei protagonisti, fino alla svolta televisiva che le regalò la popolarità mondiale. Nel 1958 entrò nel cast della celebre serie Lassie, interpretando per oltre 200 episodi la madre adottiva di Timmy (John Provost), la dolce e determinata Ruth Martin. Il ruolo le valse una nomination agli Emmy Awards nel 1959 e la consacrò come la “mamma ideale” della tv americana.

Quando “Lassie” cambiò formato nel 1964, Lockhart non rimase a lungo senza un nuovo progetto. L’anno seguente divenne la protagonista femminile della serie fantascientifica Lost in Space, prodotta da Irwin Allen per la rete CBS. Nei panni della scienziata Maureen Robinson, madre di famiglia dispersa nello spazio a bordo dell’astronave Jupiter II, conquistò una nuova generazione di spettatori, recitando nella serie fino al 1968.

Negli anni successivi continuò a lavorare in televisione, partecipando a numerose produzioni di successo come “Tre nipoti e un maggiordomo”, “Petticoat Junction”, “Ellery Queen”, “Happy Days”, “General Hospital”, “La signora in giallo”, “Grey’s Anatomy” e “Cold Case – Delitti irrisolti”. Nel 1998 comparve anche in un cameo nel film “Lost in Space – Perduti nello spazio” di Stephen Hopkins, adattamento cinematografico della serie che l’aveva resa celebre.

Nel corso della sua carriera ricevette due nomination agli Emmy e due stelle sulla Hollywood Walk of Fame, una per il cinema e una per la televisione. Nel 1948 fu insignita anche di uno Special Tony Award come miglior attrice esordiente per la sua interpretazione teatrale in “For Love or Money” a Broadway.

Appassionata di scienza e di esplorazione spaziale, collaborò a lungo con la Nasa, che nel 2013 le conferì la Exceptional Public Achievement Medal per il suo impegno nella divulgazione scientifica. “Per mia madre la recitazione era una vocazione, ma le sue vere passioni erano il giornalismo, la politica e la scienza”, ha ricordato la figlia June Elizabeth. “Essere considerata un’ispirazione da tanti astronauti significava per lei più di qualsiasi premio”.

June Lockhart lascia le figlie June Elizabeth e Anne Lockhart, anche lei attrice, nota al pubblico per la serie “Battlestar Galactica”.