Israele, due anni dopo il 7 ottobre: commemorazioni, proteste e nuovi colloqui in Egitto per la liberazione degli ostaggi

israele anni

Israele ricorda oggi le vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023, con una serie di cerimonie commemorative in diverse città del Paese. La giornata si è aperta a Kfar Aza, uno dei luoghi simbolo dell’attacco, come riporta il Times of Israel.

Alle 11 ora locale (le 10 in Italia) è prevista una cerimonia sul luogo del massacro del Nova Festival, mentre alle 18 si terrà una commemorazione nel kibbutz Nir Oz. In serata, alle 21.30, è in programma un evento commemorativo anche a Tel Aviv, a testimonianza del dolore ancora vivo nella società israeliana.

Leggi anche Rimpatrio di Greta Thunberg e attivisti della Flotilla: tra loro 15 italiani in partenza da Israele

Parallelamente, si registrano proteste in diverse località del Paese. Secondo quanto riferisce il sito di notizie Ynet, centinaia di manifestanti si sono radunati davanti alle residenze di vari ministri e parlamentari per chiedere un accordo che consenta la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Le proteste hanno interessato le abitazioni di Miri Regev, Gideon Sa’ar, Yuli Edelstein e Ariel Kallner, oltre a diverse altre aree del Paese.

Nel sud di Israele, nella località di Netiv HaAsara, questa mattina è stato lanciato un razzo dalla Striscia di Gaza, facendo scattare le sirene di allarme antiaereo. Lo riporta il Times of Israel, citando fonti militari israeliane. Non si registrano feriti. Anche Netiv HaAsara, ricordano i media locali, era stata colpita durante gli attacchi del 2023.

Intanto, a Sharm el-Sheikh, in Egitto, si attendono nuovi colloqui diplomatici per la liberazione degli ostaggi e la ricerca di un cessate il fuoco duraturo. Secondo il quotidiano Haaretz, i mediatori di Egitto e Qatar stanno lavorando con entrambe le parti per definire un meccanismo di scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi.

Il primo round di negoziati indiretti tra Israele e Hamas si è concluso in un’atmosfera positiva, secondo quanto riportano le fonti arabe. La tv satellitare al-Jazeera ha parlato di una possibile roadmap per il proseguimento dei colloqui, che potrebbero continuare nei prossimi giorni. Due anni dopo gli attacchi del 7 ottobre, Israele torna così a fare i conti con la memoria e con la speranza di un passo avanti verso la liberazione degli ostaggi e la fine del conflitto a Gaza.