Ucraina, treno con pacifisti italiani sfiorato da bombardamenti russi: emergono audio e testimonianze

Un convoglio con circa 110 attivisti italiani, rientranti da una missione pacifista in Ucraina, si è trovato nel mirino di un massiccio attacco russo mentre transitava in Ucraina occidentale. Il treno, partito da Kiev e diretto verso il confine polacco, è stato colpito da esplosioni e bombardamenti nelle zone di Zhytomyr e Leopoli, mettendo in pericolo la vita di chi viaggiava al suo interno.
Secondo le testimonianze raccolte, le detonazioni sono state avvertite distintamente dai viaggiatori, che hanno raccontato di aver visto lampi e sentito boati anche a distanza ravvicinata. Il convoglio è riuscito a ripartire e gli attivisti risultano al momento in buone condizioni.
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Lo stesso attacco ha causato almeno cinque vittime nella zona colpita dalle bombe, secondo fonti ucraine che denunciavano un’offensiva coordinata contro le infrastrutture civili e militari dell’ovest del Paese.
Allerta droni all’aeroporto di Oslo: ritardi e timori per la sicurezza
Nel contempo, all’aeroporto di Oslo segnalate intrusioni di droni nel perimetro delle piste, con conseguenti ritardi nei voli e misure straordinarie di sicurezza. Le autorità aeroportuali hanno confermato monitoraggi intensificati, anche se non sono state segnalate conseguenze dirette per passeggeri o strutture.
Questi episodi – l’attacco al treno in Ucraina e i droni sull’aeroporto norvegese – riflettono la crescente escalation nella guerra russo-ucraina, dove il fronte dell’aria si spinge ormai oltre i confini del campo di battaglia, minacciando trasporti civili e infrastrutture strategiche.
Le autorità europee stanno valutando nuove contromisure per garantire la sicurezza dei voli internazionali e dei convogli, mentre le organizzazioni umanitarie denunciano il rischio crescente per i cittadini coinvolti nei corridoi di assistenza e trasporto.