Flotilla verso Gaza, tensione in mare: navi non identificate si avvicinano nella notte

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La Global Sumud Flotilla ha raggiunto una zona ad alto rischio nel Mediterraneo, a circa 130 miglia nautiche da Gaza. A raccontarlo in diretta su RaiNews24 è l’attivista Maso Notarianni, a bordo della Karma, l’imbarcazione di Arci che partecipa alla missione: “Non arriveremo a Gaza, siamo convinti che ci fermeranno prima. Se accadrà un miracolo, potremmo arrivare domani pomeriggio”.

Notarianni ha sottolineato che un eventuale fermo da parte delle autorità israeliane non sarebbe un arresto ma “un rapimento, perché siamo in acque internazionali”.

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Nelle ultime ore la situazione si è fatta tesa. “Abbiamo subito un jamming, un’interruzione delle comunicazioni per oltre mezz’ora. Alcune imbarcazioni, prima dell’alba, hanno circondato la nave madre Alma senza però procedere all’abbordaggio. Successivamente anche altre navi hanno visto bloccate le comunicazioni. La tensione è alta tra tutti noi. Durante le intercettazioni siamo rimasti fermi per circa un’ora, poi abbiamo ripreso la navigazione”, ha riferito l’attivista.

Poco prima, in un post pubblicato sull’account X della Flotilla, si leggeva: “Imbarcazioni non identificate si sono avvicinate a diverse navi, alcune con le luci spente. I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione di un’intercettazione. Le navi si sono poi allontanate e la Flotilla ha ripreso il viaggio verso Gaza, ora a 120 miglia nautiche, nell’area in cui missioni precedenti sono state intercettate o attaccate”.