Teoria del complotto sul 3 novembre 2025: la data della terza guerra mondiale infiamma il web

Lo spettro di una possibile terza guerra mondiale torna a far discutere. Sui social sta circolando una teoria complottista che indica il 3 novembre 2025 come il giorno in cui potrebbe scoppiare un conflitto globale. Una data che sta alimentando ansie e timori, ma che nasce da un semplice esercizio teorico elaborato da un ex generale della Nato.
Tutto parte da un’intervista al Daily Mail rilasciata da Richard Shirreff, già comandante supremo delle forze Nato in Europa. L’ufficiale ha ricostruito uno scenario ipotetico di guerra, con tanto di cronologia dettagliata, per dimostrare quanto rapidamente l’Europa potrebbe essere travolta in caso di attacco russo. Secondo il generale, Mosca avrebbe la capacità di piegare il continente in appena cinque giorni.
Nell’analisi di Shirreff, l’offensiva comincerebbe alle 14 del 3 novembre 2025 con un blackout totale a Vilnius, capitale della Lituania. Senza elettricità, i servizi essenziali si bloccherebbero e scatterebbero caos e disordini civili. A seguire, interruzioni di corrente colpirebbero anche Lettonia ed Estonia. Il giorno successivo, Vladimir Putin – nello scenario ipotizzato – schiererebbe oltre 60mila soldati da Kaliningrad e Bielorussia, giustificando la mobilitazione con presunti attacchi di ribelli lituani. L’obiettivo sarebbe il corridoio di Suwalki, snodo strategico tra Lituania e Polonia, per poi aprire la strada a un’offensiva più ampia contro i Paesi Nato.
Quella che nasce come simulazione militare ha in realtà un obiettivo preciso: avvertire l’Alleanza Atlantica che un’aggressione improvvisa non lascerebbe tempo di reagire, mettendo a rischio infrastrutture critiche e difese strategiche. Tuttavia, la data scelta casualmente dal generale – dal 3 al 7 novembre 2025 – è stata interpretata dai complottisti come una predizione certa. Sui social, la teoria ha trovato terreno fertile, intrecciandosi persino con riferimenti alla numerologia, disciplina esoterica che attribuisce significati simbolici ai numeri.
Il risultato è stato l’esplodere di una narrazione virale che ha trasformato un’ipotesi di analisi militare in una presunta profezia, contribuendo a diffondere paure e alimentare l’immaginario apocalittico legato a un possibile conflitto mondiale.