Trump e Netanyahu alla Casa Bianca: il piano in 21 punti per fermare la guerra a Gaza

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Donald Trump incontra oggi, lunedì 29 settembre, Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca per discutere del piano di pace a Gaza. Al centro del vertice il documento in 21 punti con cui il presidente americano punta a mettere fine al conflitto.

"I negoziati sul mio piano sono ormai alla fase finale", ha dichiarato Trump in un’intervista ad Axios, esprimendo fiducia sulla possibilità di annunciare un accordo nei prossimi giorni o persino già oggi. "Il mondo arabo vuole la pace, Israele vuole la pace e anche Bibi vuole la pace. Se riusciremo, sarà un grande giorno per Israele e per il Medio Oriente. Questa è la prima vera opportunità di pace nella regione, ma prima dobbiamo realizzarla".

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Alla vigilia dell’incontro, il presidente americano ha ribadito la sua convinzione: "Abbiamo l'opportunità di fare qualcosa di grande, io ci credo".

Secondo un’anticipazione della Cnn, il piano di Trump, condiviso con i leader arabi all’inizio della settimana, prevede il rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla firma dell’accordo e un ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. La governance ad interim sarebbe affidata a un organismo internazionale e a un comitato palestinese, con un ruolo chiave delle Nazioni Unite nel coordinare gli aiuti umanitari.

La proposta esclude la partecipazione di Hamas nella futura gestione di Gaza e chiarisce che non è possibile alcuno sfollamento forzato dalla Striscia. Tra le clausole, anche l’impegno di Israele a non attaccare il Qatar. Il piano non fa menzione della controversa Gaza Humanitarian Foundation.

Fonti citate dalla Cnn riferiscono che i leader arabi vedono la proposta con favore, pur riconoscendone i limiti. Resta incerto se il documento sia stato presentato o meno ad Hamas. Non è inoltre definita una tempistica precisa per il ritiro delle forze israeliane.

Ieri, domenica 28 settembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto una telefonata con Trump per discutere della situazione in Medio Oriente e dell’emergenza a Gaza, confermando l’attenzione italiana sugli sviluppi del negoziato.