Legge 104, novità dal 2026: più permessi retribuiti per malati e familiari

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La legge 104 si amplia con nuove misure a favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. Con l’approvazione della legge 106/2025, in vigore dal 9 agosto 2025 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, viene introdotto un pacchetto di tutele che dal 1° gennaio 2026 garantirà ulteriori dieci ore annue di permesso retribuito per visite, esami e cure mediche.

L’avvocata Lilla Laperuta, esperta di diritto del lavoro, ha spiegato ad Adnkronos/Labitalia che la nuova normativa nasce nel solco del “social model of disability”, già recepito a livello internazionale e recentemente codificato in Italia con il D.Lgs. 62/2024. Questo approccio considera la disabilità non come una condizione individuale, ma come il risultato di barriere sociali e culturali che limitano l’inclusione.

La legge 106/2025 inserisce così nella disciplina della legge 104/1992 il concetto di “accomodamento ragionevole”, con l’obiettivo di bilanciare l’interesse del datore di lavoro alla continuità produttiva e quello del lavoratore a mantenere il proprio impiego anche in presenza di malattie gravi. Le disposizioni riguardano sia il settore pubblico sia quello privato.

Di particolare rilievo è l’articolo 2, che riconosce le nuove dieci ore annue di permesso retribuito, con copertura figurativa e indennità, ai dipendenti affetti da:

  • malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce;
  • malattie invalidanti o croniche, anche rare, con grado di invalidità pari o superiore al 74%.

Il diritto è subordinato alla prescrizione del medico di base o di uno specialista operante in strutture sanitarie pubbliche o private accreditate. Le stesse tutele vengono riconosciute anche ai lavoratori con un figlio minorenne affetto da malattie oncologiche, invalidanti o croniche con invalidità superiore al 74%.

Per quanto riguarda il settore privato, l’indennità sarà corrisposta direttamente dai datori di lavoro, che potranno poi recuperarla tramite conguaglio con i contributi previdenziali. L’applicazione concreta delle nuove misure partirà dal 1° gennaio 2026.