Recensione Borderlands 4

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Borderlands 4 segna il ritorno di una delle saghe più amate dagli appassionati di sparatutto RPG. Disponibile su PlayStation 5, il nuovo capitolo di Gearbox ci catapulta su Kairos, un pianeta vasto, ostile e pieno di segreti. Con un gameplay sempre più stratificato, nuove meccaniche, un sistema di personalizzazione profondo e la solidissima modalità cooperativa, Borderlands 4 punta a ridefinire l’esperienza del genere “looter shooter” in chiave next-gen.

Recensione Borderlands 4

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Storia

La trama di Borderlands 4 poggia su un’architettura narrativa semplice ma funzionale: il pianeta Kairos è sotto il giogo del Cronocustode, un tiranno dal controllo tecnologico capillare, e il giocatore veste i panni di un Cacciatore della Cripta chiamato a sventare il suo regime. Il cast mixa volti storici (Claptrap, Mad Moxxi, Zane) con nuove figure – Levaine, Rush, Calder – pensate per incarnare fazioni e tensioni locali; il mondo è diviso in quattro macro-regioni (Tramonterre, Catena di Terminus, Terrarse di Carcadia, Dominion) che offrono ambientazioni molto diverse tra loro. Questa impostazione funziona dal punto di vista del world-building e delle missioni di contorno: la geografia e le fazioni danno sangue alle attività di conquista dei punti d’interesse e alla progressione della Resistenza Crimson, ma la narrativa principale non cerca mai la complessità morale o twist profondi. Diverse recensioni concordano nel definire la storia più funzionale che memorabile — efficace nel motivare l’esplorazione, meno incisiva sul piano emotivo o satirico rispetto ai momenti migliori della saga.

Recensione Borderlands 4

Gameplay e modalità

A livello ludico Borderlands 4 è un’opera di raffinamento e ampliamento: le classi di Cacciatori della Cripta conservano la formula “tre capacità d’azione + tre rami di skill tree” e la personalizzazione delle build è fra le più profonde mai viste nella serie. Il nuovo sistema Licensed Parts permette di combinare componenti di produttori diversi in un’unica arma, ampliando esponenzialmente la varietà dei drop; il risultato è che il loot smette di essere mera statistica e diventa spazio di sperimentazione e ottimizzazione per DPS, utility e sinergie di classe. Il Digirunner, veicolo che si evoca quasi ovunque, aggiunge mobilità verticale e opzioni tattiche grazie al jet-boost, alla torretta frontale e agli hover drives personalizzabili, mentre l’ECHO-4 funge da “compagno” che semplifica l’esplorazione e la gestione rapida dell’equipaggiamento.

Recensione Borderlands 4

Su PS5, queste meccaniche trovano piena espressione grazie alla combinazione di stabilità tecnica e integrazione con le feature della console. Il DualSense gioca un ruolo chiave: i grilletti adattivi restituiscono sensazioni diverse in base al tipo di arma, con una resistenza variabile che rende tangibile la differenza tra un fucile a pompa e un’arma a raffica. L’uso dell’haptic feedback amplifica la percezione delle esplosioni, dei colpi critici e persino della guida del Digirunner, restituendo un feeling più immersivo rispetto alle versioni passate. I tempi di caricamento quasi nulli incentivano la natura “drop in, drop out” del multiplayer, rendendo fluida l’esperienza di un passaggio rapido dalla campagna single-player a una sessione in co-op online.

La componente multiplayer mantiene i punti di forza della serie: co-op fino a quattro giocatori con loot istanziato, bilanciamento dinamico dei livelli e la possibilità di giocare in locale con split-screen su PS5 (fino a 2 giocatori). Il cross-play è attivo e il matchmaking risulta più solido rispetto al passato, permettendo di entrare rapidamente in partita senza lunghe attese. Il bilanciamento su console è studiato per mantenere la fluidità anche in co-op, senza rallentamenti marcati né cali di frame evidenti nelle fasi più caotiche. Critiche ed elogi convergono su un punto: il cuore di Borderlands — il gunplay e la sensazione di conquista del loot — su PS5 è qui più curato che mai, arricchito dalle funzionalità uniche della console e con un’altissima soddisfazione nel mettere insieme build e vedere i numeri salire.

Recensione Borderlands 4

Aspetto tecnico e prestazioni

La ricezione tecnica del comparto grafico e delle prestazioni è mista e va separata in due piani distinti: estetico/artistico e tecnico/performativo.

Da un lato, il lavoro artistico — il cel-shading aggiornato e l’uso di Unreal Engine 5 per illuminazione e dettagli — sicuramente meritano un elogi: da sottolineare come Kairos sia visivamente caratterizzato, con scelte stilistiche che mantengono l’identità Borderlands pur aggiungendo pulizia e definizione alle texture e agli effetti. La resa visiva convincente in movimento, soprattutto negli interni e nei momenti di combattimento ravvicinato, dove il design delle armi e gli effetti delle abilità risaltano maggiormente.

Dall’altro lato, i problemi tecnici — in particolare sulla versione PC — hanno monopolizzato molte conversazioni al lancio: crash, cali di framerate, stuttering e problemi di streaming delle texture sono stati segnalati da un gran numero di utenti e confermati da analisi tecnico-giornalistiche.

Recensione Borderlands 4

Su PlayStation 5, Borderlands 4 offre un’esperienza complessivamente solida e molto più stabile rispetto ad altre piattaforme. Il gioco sfrutta il cel-shading evoluto tipico della serie, con linee più definite, colori brillanti e una resa visiva che mantiene l’identità artistica del franchise pur beneficiando delle capacità hardware della console. Le quattro macro-regioni di Kairos sono rese con una varietà cromatica e ambientale che valorizza l’impianto grafico: dalle foreste lussureggianti delle Tramonterre ai paesaggi innevati della catena di Terminus, passando per le lande instabili delle Terrarse di Carcadia, ogni scenario si distingue con chiarezza stilistica. In termini di prestazioni, su PS5 il titolo gira con risoluzione fino a 4K dinamico e un frame rate stabile a 60 fps nella maggior parte delle situazioni, anche durante i combattimenti più affollati. Il supporto al ray tracing è presente per l’illuminazione e le ombre, migliorando il colpo d’occhio in interni e aree urbane del Dominion. I tempi di caricamento sono veloci, garantendo transizioni rapide tra regioni e respawn immediati dopo la morte. L’audio 3D Tempest esalta l’impatto delle sparatorie e la percezione spaziale dei nemici, risultando particolarmente utile in co-op.

Va però segnalato la mancanza di opzioni avanzate nelle impostazioni video: su PS5, infatti, non è presente uno slider FOV (campo visivo) e non si può disattivare il motion blur, scelte che non piaceranno a chi è più sensibile a questi aspetti visivi. Si tratta di limitazioni non gravi per la maggior parte degli utenti console, ma che restano rilevanti in un’ottica di personalizzazione dell’esperienza. Per il resto, la versione PS5 risulta stabile, fluida e godibile, senza cali di performance significativi o crash rilevanti.

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Conclusioni

Borderlands 4 è un capitolo che innalza il tasso di divertimento della serie, portando in dote meccaniche nuove — e ben pensate — senza tradire il DNA originale. Se il tuo metro è la qualità del loot, la libertà di build e la cooperativa esplosiva, qui troverai probabilmente uno dei migliori prodotti della saga: il gioco riesce a rinnovare l’esperienza con sistemi come Licensed Parts, Digirunner ed ECHO-4 e a mantenere una formula che gratifica il giocatore anche in sessioni prolungate. Detto questo, l’esperienza complessiva dipende fortemente dalla piattaforma: su PS5 il titolo offre un’esperienza molto godibile e spesso stabile, ma paga il prezzo di alcune mancanze nelle opzioni e della variabilità nei casi limite. Nel complesso, Borderlands 4 è consigliato agli appassionati del genere e ai fan della serie — con la raccomandazione di monitorare gli aggiornamenti tecnici nelle settimane successivi al lancio (numerose patch sono già state rilasciate o annunciate).

Voto finale: 8,5 / 10

Pro

  • Profondità delle build e delle armi (Licensed Parts).
  • Gunplay e senso di progressione molto curati.
  • Ottima esperienza cooperativa (cross-play e split-screen su PS5).

Contro

  • Lancio buono su PS5, molto meno su PC.
  • Assenza di opzioni grafiche importanti su console (FOV/motion blur).
  • Campagna principale meno incisiva rispetto ai picchi narrativi della serie.