Caso Garlasco, nuovi sviluppi: analisi su spazzatura e reperti di Chiara Poggi

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Riprendono gli approfondimenti sull’omicidio di Chiara Poggi. Oggi, negli uffici della questura di Milano, periti e consulenti delle parti partecipano all’incidente probatorio legato alla nuova indagine che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.

A fine giugno la Procura di Pavia ha chiesto che sui reperti – tra cui l’“etichetta in carta arancione Estathè”, un sacchetto della spazzatura, uno di biscotti e uno di cereali – venisse effettuata l’esaltazione delle impronte digitali latenti, attività ritenuta irripetibile. È su queste analisi che si concentra il lavoro di oggi.

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Le precedenti verifiche sul Dna degli oggetti che Chiara avrebbe utilizzato nelle sue ultime ore di vita hanno rilevato la presenza della vittima su due confezioni di Fruttolo, su un piattino di plastica, su un sacchetto con cereali avanzati e sulla busta della pattumiera. Sulla cannuccia del tè freddo, invece, è stato identificato il Dna del fidanzato Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il delitto del 13 agosto 2007.

L’approfondimento di oggi precede l’eventuale analisi dei due Dna maschili rinvenuti sui margini delle unghie di Chiara Poggi. Uno di questi, secondo procura e difesa di Stasi, sarebbe riconducibile a Sempio, circostanza però contestata da una perizia precedente e dai legali sia della famiglia Poggi sia dello stesso indagato. Finora, l’incidente probatorio non ha evidenziato tracce di Sempio all’interno della villetta di via Pascoli a Garlasco.

Parallelamente, si registra un altro sviluppo legato al territorio di Garlasco. Flavius Savu, cittadino romeno già condannato con un complice per estorsione all’ex rettore del santuario della Bozzola, è stato arrestato a Zurigo, in Svizzera. A darne notizia per primo è stato il programma “Chi l’ha visto?”.

Nei mesi scorsi Savu era tornato a far parlare di sé, nonostante la latitanza, per alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa in cui ipotizzava un collegamento tra presunti festini al santuario e la morte di Chiara Poggi. Un’ipotesi giudicata dagli inquirenti solo “suggestiva”.

Savu, difeso dall’avvocato Roberto Grittini, deve scontare una condanna definitiva a 5 anni di carcere per estorsione e per una truffa ai danni di un’anziana. L’uomo, arrestato dai carabinieri di Milano, potrebbe essere ascoltato dalla Procura di Pavia per chiarire le sue dichiarazioni televisive.