Italia nella lista dei presunti russofobi: convocato l'ambasciatore russo dopo il caso Mattarella

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Il Ministero degli Affari Esteri italiano si prepara a convocare l'ambasciatore russo a Roma per ottenere chiarimenti sull’inserimento di alte cariche istituzionali italiane in un presunto elenco di soggetti “russofobi”. Lo si apprende da fonti della Farnesina.

Tra i nomi presenti nella lista diffusa da Mosca figurano il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

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La diffusione dell’elenco ha immediatamente provocato una reazione bipartisan in Senato, con dichiarazioni di sostegno al Capo dello Stato. Il primo intervento è stato quello del senatore del Partito Democratico, Graziano Delrio, che ha parlato di un “attacco inaccettabile e intollerabile che il popolo italiano respinge con forza, rivolto contro chi rappresenta l’unità nazionale”.

Il Presidente Mattarella – ha aggiunto Delrio – non ha mai pronunciato parole di odio nei confronti della Russia. Ha sempre ribadito che la condanna dell’invasione dell’Ucraina non significa ostilità verso il popolo russo”.

Critico anche il senatore di Italia Viva, Enrico Borghi, che ha invitato il Parlamento e il Governo a riflettere sull’episodio: “Si tratta di una vicenda grave e inqualificabile. L’attacco da parte della portavoce russa al nostro Presidente della Repubblica è motivo di seria preoccupazione e richiede una risposta unitaria e ferma. A Mattarella va la nostra piena solidarietà”.

Dalla maggioranza, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, ha sottolineato l’importanza di una reazione condivisa: “È doveroso che tutte le forze politiche si uniscano per respingere con sdegno questi attacchi infondati”.