Ilaria Sula, i messaggi shock di Mark Samson: Se non torna con me la uccido
Un messaggio inquietante ritrovato nel telefono di Mark Samson getta nuova luce sul dramma di Ilaria Sula, brutalmente uccisa a Roma. Le parole minacciose e shockanti rivelano il volto oscuro di una vicenda che scuote la città, lasciando aperte domande su cosa si nasconda dietro questa tragedia. La cronaca si infittisce, e il caso si fa sempre più inquietante, mentre le indagini continuano a svelare la verità.

“O torna con me o la uccido”. È uno dei messaggi ritrovati nel telefono di Mark Antony Samson, accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata Ilaria Sula, uccisa a marzo nell'appartamento di via Homs, a Roma. La ragazza è stata colpita con tre coltellate al collo e abbandonata in una valigia gettata in un dirupo.
Dalle conversazioni tra Samson e alcuni amici, recuperate dagli investigatori, emerge con chiarezza un piano premeditato. Gli inquirenti hanno ricostruito i passaggi che hanno preceduto il femminicidio, delineando un quadro di violenza pianificata e motivazioni riconducibili alla fine della relazione sentimentale.
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I pubblici ministeri della Procura di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano a Samson l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla relazione affettiva con la vittima.
Samson è stato ascoltato oggi per circa due ore dal pubblico ministero nell’ambito di un interrogatorio formale. La Procura si prepara a chiudere le indagini e potrebbe richiedere il giudizio immediato, vista la confessione e gli elementi raccolti.
Nell'inchiesta risulta indagata anche la madre di Samson, accusata di concorso in occultamento di cadavere. Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe aiutato il figlio a disfarsi del corpo della vittima dopo il delitto.