Eurovision, possibili nuove regole dopo le polemiche sul caso Israele

Dopo le accese discussioni seguite alla finale dell'Eurovision Song Contest, gli organizzatori stanno valutando modifiche significative al regolamento, in particolare per quanto riguarda il sistema di televoto. Attualmente, è possibile esprimere fino a 20 preferenze dallo stesso dispositivo, una norma che potrebbe presto essere rivista.
Verso una revisione del voto e delle campagne promozionali
Il direttore dell'Eurovision, Martin Green, ha annunciato in una lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale del concorso che la European Broadcasting Union (EBU) prenderà in esame non solo la questione del voto multiplo, ma anche le regole che disciplinano le campagne pubblicitarie a favore degli artisti in gara. La dichiarazione arriva dopo le polemiche legate al secondo posto dell’israeliana Yuval Raphael, che ha ricevuto il maggior numero di voti dal pubblico ma è stata penalizzata dalle giurie nazionali.
Il caso ha sollevato dubbi tra molte emittenti europee, tra cui la spagnola RTVE, che ha chiesto un riesame del sistema di voto, ipotizzando interferenze politiche legate al conflitto in Medio Oriente. Green ha difeso la trasparenza e la sicurezza del processo, precisando che al momento non esistono prove di manipolazioni decisive, ma ha confermato l'avvio di un'indagine interna sull'efficacia del limite attuale di 20 voti per dispositivo.
Un altro nodo critico è rappresentato dalla promozione di Raphael, apparsa frequentemente in spot durante le semifinali registrate. Il Consiglio israelo-americano ha infatti sponsorizzato campagne su Facebook per incrementare il televoto, un’attività attualmente consentita ma che l’EBU intende regolamentare più rigorosamente in futuro per evitare squilibri nella competizione.