Donald Trump difende la grazia per gli assalitori del Congresso: In loro c'era patriottismo

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Donald Trump, dalla Casa Bianca riconquistata, ha definito "minimi incidenti" gli eventi del 6 gennaio 2021, quando migliaia di suoi sostenitori assaltarono il Congresso, aggredendo poliziotti e costringendo deputati e senatori a rifugiarsi per ore. Parlando a Fox News con Sean Hannity, l'ex presidente ha giustificato la sua decisione di concedere la grazia a 1500 condannati e incriminati per quell'assalto, inclusi i leader delle milizie di estrema destra e chi ha commesso violenze contro le forze dell'ordine.

Secondo Trump, i graziati stavano semplicemente protestando contro elezioni che ritenevano truccate: "Uno dovrebbe poter protestare contro il voto", ha affermato, aggiungendo che la maggior parte di loro era "assolutamente innocente". Ha poi sottolineato che molti hanno già scontato "lunghe e orribili sentenze". Sebbene inizialmente si fosse dichiarato che la grazia sarebbe stata concessa caso per caso, Trump avrebbe deciso di estenderla a tutti per ottenere un impatto immediato nel primo giorno della sua nuova presidenza, come riportato da Axios.

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Minimizzando le aggressioni ai poliziotti, Trump ha dichiarato che si è trattato di "incidenti ingigantiti" da falsi resoconti mediatici, riferendosi ai numerosi video che documentano gli scontri. Ha inoltre criticato i processi, definendoli "un imbroglio politico". Infine, ha ribadito che "in quelle persone c'era molto patriottismo", pur non escludendo che alcuni singoli casi possano essere stati problematici.