Allarme nucleare globale: Londra e Bruxelles avvertono su possibili minacce russe entro il 2030

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Il capo di stato maggiore della difesa britannico, ammiraglio Tony Radakin, ha lanciato un avvertimento sul rischio di una "terza era nucleare" durante un discorso al Royal United Services Institute (Rusi). Secondo Radakin, il mondo sta entrando in una fase critica in cui il Regno Unito e l'Occidente si trovano sotto pressione da diverse direzioni. Le minacce principali provengono dalla Russia, con la possibilità di uso di ordigni nucleari tattici, dalla crescente potenza atomica della Cina, dall'assenza di collaborazione dell'Iran sugli accordi nucleari e dal comportamento instabile della Corea del Nord.

Radakin ha identificato tre epoche nucleari: la Guerra Fredda come prima era, gli sforzi di disarmo come seconda e una terza era emergente, segnata da crescenti tensioni e da un nuovo ciclo di competizione nucleare. Nonostante abbia minimizzato la probabilità di un attacco diretto della Russia contro il Regno Unito o la NATO, ha ribadito la necessità di mantenere un forte deterrente nucleare britannico.

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Da Bruxelles, il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, ha espresso una posizione più allarmante durante un'audizione alla sottocommissione Sicurezza e difesa del Parlamento europeo. Ha dichiarato che la Russia potrebbe essere pronta per azioni militari aggressive entro il 2030, evidenziando le capacità dell'industria bellica russa, che potrebbe superare la produzione di alcuni Paesi NATO in pochi mesi.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, intervenendo alla ministeriale OSCE a Malta, ha ammonito sul rischio che l'attuale "guerra fredda" si trasformi in un conflitto aperto. Le dichiarazioni confermano l'intensificarsi di un'escalation retorica, riflettendo una realtà geopolitica sempre più complessa e instabile.