Canone Rai: la Lega propone riduzione a 70 euro, Forza Italia esprime dubbi
La Lega ha annunciato l'intenzione di presentare un emendamento al decreto fiscale in discussione presso la Commissione Bilancio del Senato, mirato a ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. Fonti parlamentari del partito guidato da Matteo Salvini hanno confermato che la proposta sarà formalizzata domani. Un ulteriore emendamento riguarderà la rateizzazione dell'acconto Irpef di novembre.

Forza Italia ha manifestato perplessità riguardo alla proposta di riduzione del canone. Il senatore Davide Damiani, capogruppo in Commissione Bilancio al Senato, ha dichiarato all'Adnkronos: "Noi abbiamo già espresso le nostre perplessità in proposito, anche per bocca del segretario nazionale Tajani. L'esperimento fatto nello scorso anno finanziario non ha prodotto effetti economici favorevoli anche per il sistema Rai". Pertanto, "esprimiamo i nostri dubbi sul taglio a 70 euro".
La riduzione del canone Rai è stata un tema centrale nel dibattito politico recente. Nella legge di bilancio precedente, il canone era stato ridotto da 90 a 70 euro per il 2024, con un contributo statale di 430 milioni di euro per compensare i mancati introiti della Rai. Tuttavia, nella manovra attuale, non è stata prevista la proroga di questa riduzione, il che implica un ritorno al canone di 90 euro per il 2025.
La Lega ha espresso l'intenzione di proseguire nella riduzione progressiva del canone Rai fino alla sua abolizione definitiva. I parlamentari del partito in Commissione Vigilanza hanno dichiarato: "Un intervento che ci sembra doveroso anche alla luce del fatto che è ora per il servizio pubblico di migliorarsi senza gravare ulteriormente sui cittadini. Non ci fermeremo in questa battaglia e andremo avanti con la sua progressiva riduzione fino alla definitiva abolizione per favorire la transizione verso un'azienda in grado di stare sul mercato".
Forza Italia, invece, sottolinea l'importanza di mantenere un servizio pubblico forte e finanziariamente stabile. Il portavoce nazionale Raffaele Nevi ha affermato: "La Rai non può essere indebolita, abbiamo bisogno di un servizio pubblico forte. Ognuno fa quello che ritiene giusto, noi lo rispettiamo, non c'è bisogno di litigare ma il taglio del canone non fa parte dell'accordo di governo. Noi siamo contrari, e la nostra posizione non cambia".
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