di Alessia Mogevero di martedì 12 luglio 2022

Stampante 3D alimentare: può diventare un elettrodomestico di uso comune?

stampante alimentare

Immaginate di portare a tavola un dolce o un antipasto dal design un po' insolito, ma perfetto in ogni dettaglio. Immaginate di averlo realizzato voi stessi in casa, in pochissimi minuti, senza sprechi alimentari e sfruttando una tecnologia moderna e sofisticata. Immaginate un elettrodomestico che, collegato tramite wi-fi o altra tecnologia wireless a un computer o a un dispositivo mobile, riceve tutte le informazioni di cui ha bisogno per stampare in tre dimensioni una pietanza commestibile, non solo buona, ma anche bella. Fantastico vero? Lo è ancora di più per il fatto che tutto questo è già realtà. Il dispositivo a cui ci riferiamo esiste e prende il nome di stampante 3D alimentare.

Che cos'è una stampante 3D

Il concetto di stampa si è evoluto di pari passo con quello delle tecnologie che permettono la riproduzione meccanica o automatizzata di scritte e immagini. Prima degli anni Ottanta del Novecento, la stampa era esclusivamente in due dimensioni e veniva effettuata tramite il deposito di inchiostro o altri tipi di coloranti su una superficie adatta, sfruttando varie tecniche di stampa, comprese quelle rientranti nell'ambito dell'incisione artistica. Dalla stampa manuale di scritte e immagini si era passati lentamente a quella digitale, più rapida e precisa, e poi alla grande innovazione: la stampa 3D.

La primissima stampante 3D è stata brevettata nel 1986 dall'ingegnere Charleston Check Hull e ha aperto la strada a tutte le successive innovazioni. Nonostante esista già da decine di anni, è solo dopo il 2000 che l'idea di stampa in tre dimensioni ha iniziato a diffondersi in modo capillare e a dare vita a dispositivi via via più efficienti e specializzati in singoli campi applicativi, come quello culinario, il quale ha visto la nascita delle stampanti 3D alimentari.

La stampante 3D per uso alimentare

Arriviamo così all'argomento del nostro articolo: la stampante alimentare, un apparecchio tecnologico in grado di produrre piatti dal design unico. Il funzionamento di questo dispositivo non è dissimile da quello di qualsiasi altra stampante 3D. I modelli attuali hanno perlopiù un funzionamento a estrusione, ossia, sfruttando beccucci che ricordano una siringa o una tasca da pasticcere, depositano, strato dopo strato, i preparati sul piatto di stampa.

Parliamo di preparati più che di ingredienti in quanto per realizzare le proprie creazioni con la stampante 3D alimentare è necessario utilizzare impasti, creme, puree o alimenti sufficientemente morbidi, come la cioccolata.

Come funziona la stampante 3D per uso alimentare

Il funzionamento di questa stampante è molto semplice in quanto basta inserire i preparati nelle cartucce o nei contenitori presenti nella stampante, il cui numero varia a seconda del modello scelto, e avviare la stampa della pietanza che si vuole comporre.

Il progetto della pietanza può essere realizzato sfruttando appositi software che consentono la totale personalizzazione delle pietanze, sia dal punto di vista degli ingredienti, sia sotto il profilo estetico; i meno esperti possono scaricare file di ricette già complete e, senza bisogno di fare alcuna modifica, possono inviarli direttamente in stampa.

L'apparecchio, che nelle versioni più recenti dispone di tecnologia wireless per il controllo da remoto e l'invio di file senza bisogno di cavi, deposita il materiale seguendo le istruzioni ricevute e creando uno strato alla volta.

La cottura delle pietanze

Le stampanti attuali non offrono ancora la possibilità di cuocere direttamente le pietanze, anche se alcuni modelli presentano un piatto riscaldato, un laser solidificante e un beccuccio con temperatura variabile. Nel caso in cui si desidera preparare piatti che necessitano di cottura, sarà dunque necessario, terminata la stampa, metterli in forno, sul fuoco o nel microonde per procede in modo tradizionale.

Stampante alimentare 3D come elettrodomestico di uso comune: sogno o realtà?

Avere una stampante 3D alimentare in casa potrà presto essere una realtà; è infatti questo uno degli obiettivi che si pone chi progetta e produce stampanti di questo tipo. Se è vero che sono ancora piuttosto costose, fattore che ne limita la diffusione a livello privato, è altrettanto vero che i prezzi sono destinati a scendere, come sempre avviene in questi casi, e ad assestarsi su livelli che potranno trasformare apparecchi ancora elitari, usati principalmente nel settore Ho.Re.Ca. o acquistati da appassionati del settore, in elettrodomestici di uso comune come i forni e le lavatrici.

Si tratta di un fenomeno che abbiamo visto molte volte; pensiamo ad esempio ai cellulari che, fino alle soglie del 2000, erano visti come accessori costosi e destinati a un target di fascia alta, mentre oggi, grazie alla grande varietà di fasce di prezzo, in Italia sono presenti più smartphone che abitanti!

Rimanendo in ambito culinario, possiamo, invece, portare l'esempio del forno a microonde; nato nel 1946 e oggi presente in molte case, ha impiegato quasi trent'anni ad imporsi. Bisogna infatti aspettare gli anni Settanta e il progresso della tecnologia alla base della cottura a microonde per vedere un abbattimento dei prezzi e una diffusione via via più capillare di questo elettrodomestico, fino all'attuale successo.

I vantaggi della stampante 3D alimentare come elettrodomestico comune

Perché la stampante 3D alimentare dovrebbe diventare un elettrodomestico di uso comune? Quali sono i vantaggi del suo utilizzo? Oltre ad offrire all'arte culinaria la possibilità di sfruttare una tecnologia moderna e al passo non solo con i tempi, ma anche con la mentalità dell'era moderna, la quale punta tutto sulla velocità e su un mondo sempre più digitalizzato, la stampante 3D garantirà a tutti la possibilità di portare sulla propria tavola cibi dal design accattivante, preparati in modo rapido e personalizzati.

Grazie alla tecnologia e ai software in dotazione, ognuno potrà scaricare il file per la preparazione della pietanza che preferisce, inserire gli ingredienti nei contenitori e avviare la stampa. Non serviranno doti culinarie e si potranno gustare ricette inventate da chef famosi senza doversi muovere da casa, magari al termine di una passeggiata nel metaverso in compagnia di qualche amico.

Tra i vantaggi offerti dalle stampanti 3D alimentari rientra anche la riduzione degli sprechi alimentari derivante non solo da un’attenta calibrazione della dimensione delle pietanze, la quale garantisce le corrette porzioni, ma anche dalla precisione del dispositivo, il quale riduce drasticamente il rischio di commettere errori che potrebbero rendere il cibo immangiabile.

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