I registi guarderebbero i loro film? Anatomia della crisi del cinema italiano

Crisi del cinema italiano? Eterna e irresolubile questione, che qualche anno fa la pandemia pose per l’ennesima volta alla ribalta. Al di là delle calamità sanitarie, però, di cosa soffre, o soffrirebbe, ancora oggi, il cinema italiano? Che fine ha fatto la figura dello spettatore?. Io direi intanto così: all’interno della mappa di ideazione e produzione di un film, è stata cancellata la figura di colui al quale il film è rivolto e destinato, lo spettatore. Il cinema di genere italiano, ossia la commedia, il western spaghetti, il cosiddetto poliziottesco, il giallo e l’ horror, garantivano proprio questo: un contatto diretto e immediato tra film e pubblico, che individuava nel genere cinematografico prescelto un orizzonte d’attesa definito, da cui attendeva, insieme, conferme e sorprese. 🔗 Leggi su Lettera43.it

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