Bielorussia repressione senza fine | oppositori perseguitati anche dopo il rilascio dal carcere

Le recenti liberazioni di prigionieri politici in Bielorussia non segnano una svolta reale sul piano dei diritti umani. Al contrario, secondo attivisti, osservatori internazionali e Nazioni Unite, il regime di Alexander Lukashenko continua a perseguitare gli oppositori anche dopo la scarcerazione, attraverso deportazioni forzate, privazione dei documenti e nuove forme di pressione. Il 13 dicembre scorso Minsk ha rilasciato 123 prigionieri, nell’ambito di un accordo che ha portato gli Stati Uniti a revocare alcune sanzioni commerciali. La maggior parte dei liberati è stata trasferita forzatamente all’estero: quasi tutti in Ucraina, altri in Lituania, tra cui il premio Nobel per la pace Ales Bialiatski. 🔗 Leggi su Thesocialpost.it

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Molti in Italia conoscono poco la Bielorussia. Eppure è uno degli esempi più evidenti di ciò che accade quando un Paese perde la propria libertà e la propria sovranità. La Bielorussia di Aleksandr Lukashenko è una dittatura da oltre vent’anni. Un uomo al pote - facebook.com facebook

Il rilascio di Ales Bialiatski, premio Nobel per la pace 2022, insieme ad altri prigionieri politici in Bielorussia, è una bella notizia. Le sanzioni mirate e le pressioni internazionali sul regime di Lukashenko possono dare risultati concreti. Bisogna continuare su qu x.com