Anche un piatto egiziano patrimonio Unesco come la cucina italiana

L’ingresso della cucina italiana tra i patrimoni immateriali dell’UNESCO coincide con il riconoscimento egiziano per il koshary, piatto simbolo dell’Egitto. Questa contemporaneità evidenzia come la cultura gastronomica continui a rappresentare un patrimonio condiviso, unendo tradizioni e identità di diverse nazioni attraverso piatti che parlano di storia, territorio e memoria collettiva.

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È una coincidenza che dice molto sul nostro tempo: mentre l’Italia festeggia l’ingresso della cucina italiana tra i patrimoni immateriali dell’Unesco, anche l’Egitto ottiene un riconoscimento gastronomico, questa volta per una singola preparazione, il koshary — piatto nazionale che riempie strade, case e memorie affettive del Paese. Due narrazioni lontane, che in queste ore camminano in parallelo: la nostra, spesso appesantita da retorica identitaria; quella egiziana, più sobria e centrata sul valore culturale del cibo nella vita delle persone. Il koshari, spesso chiamato anche koshary o kushari, è un piatto base della cucina egiziana e, sempre più spesso, della cucina vegana in generale, in quanto la ricetta originale è priva di carne e contiene ingredienti altamente energetici, soprattutto due legumi: i ceci e le lenticchie. Linkiesta.it

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