Egitto-Iran la sfida ai Mondiali 2026 è già un caso Il Pride la beffa del sorteggio e le proteste alla Fifa | Decisione folle

A sei mesi dall'inizio dei Mondiali 2026, le tensioni tra Egitto e Iran si intensificano, alimentando un caso che coinvolge il Pride, il sorteggio e le proteste alla Fifa. Tra decisioni contestate e polemiche crescenti, la competizione si presenta già come un evento segnato dalle controversie, preannunciando un torneo ricco di tensioni e sfide diplomatiche.

Mancano sei mesi al fischio d’inizio e sui Mondiali di calcio 2026 «congiunti» in Usa, Canada e Messico è già aria di polemica. Meglio, di una di quelle culture wars su cui Donald Trump si butta volentieri a capofitto. Questa volta però il funambolico presidente Usa non c’entra nulla, almeno per ora. Il caso scoppiato nelle ultime ore riguarda Iran-Egitto, partita valevole per il gruppo G in programma a Seattle il prossimo 26 giugno. Gli organizzatori locali di Seattle avevano da tempo previsto che in omaggio al Pride che si tiene proprio nell’ultimo finesettimana di giugno quella partita sarebbe stata «brandizzata» come “ Pride Match “, il match dell’orgoglio LGBT insomma. 🔗 Leggi su Open.online

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