Tabaccaio ucciso perché si ribellò al cognato del boss | ergastoli confermati in Appello ma cade l’aggravante mafiosa

In Appello non ha retto l’aggravante mafiosa ma i due ergastoli sono stati confermati. E’ l’esito del processo per l’ omicidio di Bruno Ielo, l’ex carabiniere che in pensione gestiva una rivendita di tabacchi a Gallico, nella periferia nord di Reggio Calabria, e che è stato ucciso perché non ha voluto “piegare la testa” davanti al cognato di un boss della ‘Ndrangheta. La Corte d’assise d’appello ha confermato la sentenza di primo grado del dicembre 2022 disponendo il carcere a vita sia per il mandante che perl’esecutore materiale del delitto. Si tratta di Franco Polimeni e Francesco Mario Dattilo. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

tabaccaio ucciso perch233 si ribell242 al cognato del boss ergastoli confermati in appello ma cade l8217aggravante mafiosa

© Ilfattoquotidiano.it - Tabaccaio ucciso perché si ribellò al cognato del boss: ergastoli confermati in Appello ma cade l’aggravante mafiosa

Dai un’occhiata anche a questi contenuti

Cerca Video su questo argomento: Tabaccaio Ucciso Perch233 Ribell242