Un tuffo nella Belle Époque con l’antenata Adéle Il viaggio nel tempo degli eredi inconsapevoli

Come scrive la star della fisica Carlo Rovelli "La realtà, come ci appare oggi, è più tenue di quella immaginata dai vecchi modelli fisici o metafisici: è fatta di accadimenti, eventi discontinui, probabilistici" ( Sull’ uguaglianza di tutte le cose, Adelphi ). Eredi inconsapevoli di una vecchia casa abbandonata in un bosco di Normandia, alcuni sconosciuti si scoprono parenti quando sono chiamati da una immobiliare che vuol costruire un ipermercato. La visita e la temporanea permanenza tra mobili, foto e polveri apre un varco emotivo, mentale collettivo (con aiutino.) e ci porta alla Belle Époque dell’antenata Adéle ( Suzanne Lindon, figlia dotata del celebre Vincent ), contadina analfabeta in trasferta nella Parigi di impressionisti e primi grandi fotografi alla ricerca della madre perduta. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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