Ricatto a luci rosse | sesso al telefonino studente riminese adescato su Telegram
Rimini, 13 novembre 2025 – È iniziato tutto su Telegram, dietro il profilo di una ragazza avvenente che nessuno ha mai identificato. Una conversazione apparentemente innocua, qualche foto privata scambiata con leggerezza, un flirt virtuale che si sviluppa sui social network. L’accusa: estorsione aggravata. Poi, all’improvviso, la trappola: quelle immagini intime diventano merce di ricatto, materiale da esibire come arma per costringere due giovanissimi — tra cui uno studente riminese — a versare denaro per evitare che tutto finisse online. È questo lo scenario ricostruito dagli inquirenti nel processo che vede imputato un trentenne originario della Costa d’Avorio, oggi alla sbarra – nel processo in rito abbreviato davanti al gup di Rimini – con l’accusa di estorsione aggravata. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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