Credito così la stretta delle banche favorisce le infiltrazioni criminali nelle aziende
“Quando il credito bancario si restringe, la criminalità trova spazio. C’è una connessione sistematica tra razionamento del credito e rischio di infiltrazione mafiosa nelle imprese italiane. Su 2,3 milioni di società attive tra il 2001 e il 2020, mostra che 61.186 imprese – pari al 2,6 per cento del totale – risultano infiltrate o comunque coinvolte in operazioni finanziarie sospette collegate a soggetti indagati o condannati per reati di tipo mafioso”. È quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, basata su dati Uif e Banca d’Italia, secondo cui una declassificazione del rating a “substandard” determina in media una riduzione del credito bancario del 7 per cento l’anno, che nel giro di cinque anni può superare il 30 per cento cumulato. 🔗 Leggi su Ildenaro.it
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