Lo colpì alle gambe ma non si fermò archiviata l’indagine sul carabiniere che sparò a un uomo che aveva accoltellato 4 passanti

“Nonostante i primi colpi avessero colpito le gambe, Sitta non si era fermato mostrando una forza irriducibile”. C’è anche questa motivazione alla base della decisione della giudice per le indagini preliminari di Rimini, Raffaella Ceccarelli, di disporre l’ archiviazione dell’indagine per omicidio colposo a carico del luogotenente dei carabinieri, Luciano Masini, comandante della stazione di Verucchio che la notte di capodanno uccise un 23enne egiziano, Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta. È stata quindi accolta la richiesta della Procura di Rimini, che a giugno aveva chiuso le indagini arrivando alla conclusione che quella sera il carabiniere agì per legittima difesa: non ebbe alternative, fu costretto a sparare, per tutelare la propria incolumità e quindi uccise il giovane, dopo che questi aveva accoltellato e ferito quattro persone mentre urlava parole in arabo. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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