Le pillole di Polly | recensione di Il treno dei bambini di Viola Ardone
La fantasia dei bambini non conosce confini. Per i più piccoli, quattro assi messe insieme alla bell’e meglio possono diventare il castello delle favole, e una zucca mezza andata a male è perfetta per fare le veci della carrozza di Cenerentola. Se poi il bambino in questione è meridionale, si può stare certi che all’immaginazione aggiungerà l’arte di arrangiarsi. E non fa niente se le scarpe sono rotte, o più spesso mancano proprio, il maglione è pieno di buchi e la mamma fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. A tutto c’è rimedio, se c’è la giusta dose di creatività. Così è per Amerigo, 7 anni all’anagrafe, che vive insieme alla mamma Antonietta in una casa il cui lusso più sfrenato è rappresentato dai misteriosi pacchi di caffè nascosti sotto al letto da tale Capa ‘e fierro, un omone grande e grosso con cui la mamma, a volte, si chiude in camera per – dice lei – faticare. 🔗 Leggi su Romadailynews.it
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