La diplomazia dell’Europa in campo Il canale cinese per salvare le terre rare
La macchina della diplomazia si è messa in moto. Come raccontato da Formiche.net pochi giorni fa, l’Europa ha aperto ufficialmente un canale con la Cina, all’indomani della stretta del governo cinese sulle esportazioni di minerali critici. Non c’era e non c’è alternativa, dal momento che senza le forniture del Dragone, l’industria del Vecchio continente rischia grosso. A cominciare dalla Difesa, la cui tecnologia oggi dipende ancora molto dai minerali estratti dai siti posseduti da Pechino, arrivando fino all’auto. Qui la situazione è se possibile ancora più critica, dal momento che senza una ripresa dei flussi (le nuove regole imposte dalla Cina alle esportazioni di minerali prevedono un’autorizzazione preventiva e in carta bollata del governo), costruttori quali Volkswagen, già messi sotto pressione dall’avanzata inarrestabile di Byd e dalla crisi dei chip all’indomani della nazionalizzazione di Nexperia da parte dell’Olanda, sono pronti a fermare la produzione. 🔗 Leggi su Formiche.net
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Nel dopoguerra, tra diplomazia vaticana e divisioni del continente, il frate abruzzese Giovanni da Capestrano fu a un passo dal diventare il patrono d’Europa. Ma la storia scelse diversamente, incoronando San Benedetto il 24 ottobre nel 1964. - facebook.com Vai su Facebook
#Taiwan mira a creare una "diplomazia dei #droni" tra #Taipei, #Asia ed #Europa Taiwan aims at creating "drones diplomacy" network across Asia and #Europe Scopri di più/Read more herehttps://linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7386993463 - X Vai su X