La banalità del male in salsa Pd
Non è un lapsus, non è un eccesso di retorica da piazza. Quando una deputata del Pd come Sara Ferrari — capogruppo nella commissione che si occupa di femminicidio, vicina a Elly Schlein — scrive o rilancia lo slogan "Palestina libera dal fiume fino al mare", non compie un gesto innocuo. È un atto politico. Quelle parole non fotografano solo il dolore di Gaza, ma evocano la cancellazione di Israele e dei suoi cittadini. A colpire è che Ferrari, di solito considerata una figura mite, equilibrata, lontana da toni estremisti, abbia scelto di usare proprio quello slogan. Se anche persone così moderate finiscono per farsi portavoce di un linguaggio che riecheggia la retorica di Hamas, significa che nel Pd si sta diffondendo un virus tossico: la confusione tra solidarietà e istigazione. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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La banalità del male in salsa Pd - Quando anche una deputata mite come Sara Ferrari rilancia lo slogan «Palestina libera dal fiume al mare», non è ingenuità ma un messaggio politico che evoca la cancellazione di Israele. Scrive ilfoglio.it
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