Iran il regime degli ayatollah teme la musica classica | ogni nota potrebbe contenere un messaggio cifrato
Teheran, inizio primavera. Alla Vahdat Hall, storico teatro d’opera della capitale, è in programma Beethoven. Il pubblico prende posto, ma nessuno sa se il concerto inizierĂ davvero. Un’email del ministero può arrivare in qualsiasi momento e annullare tutto. Succede spesso. In Iran, la musica è un terreno instabile. Non solo arte: anche esposizione, rischio, negoziazione costante con il potere degli ayatollah. Iran, la musica come strumento politico. La storia musicale del Paese ne porta i segni. Dopo la rivoluzione del 1979, il suono venne messo a tacere. Non scomparve, ma fu costretto a cambiare forma. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it
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L'Iran come l'Iraq? Il cambio di regime, poi il caos: lo spettro che frena i piani degli Usa. Cosa potrebbe accadere - La mattina del 5 febbraio 2003, il segretario di Stato Colin Powell si alzò davanti al Consiglio di Sicurezza dell?Onu con una provetta in mano, per dimostrare al mondo che Saddam.
Iran, membro Resistenza: “Regime non interromperà mai il programma per la bomba atomica” - “La dittatura religiosa che governa l’Iran è la fonte del terrorismo e della guerra nella regione. Non interromperà il programma per la costruzione della bomba nucleare, né il suo interventismo bellico in Medioriente, perché perderebbe l’egemonia e le garanzie per la propria sopravvivenza, crollando di conseguenza”.
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Dall'inizio del 2025 sono almeno 700 le condanne a morte. C’è molta preoccupazione anche per la sorte di Pakhshan Azizi, un’altra giovane donna curda che il regime vuole impiccare per dare il buon esempio Vai su Facebook
Iran senza acqua, il regime ora teme la rabbia della gente; Khamenei «sparito», il «testamento» con i tre successori. Il New York Times: teme di essere ucciso, dà ordini attraverso collaboratori di fiducia; Khamenei teme la fine di Assad. Iran al bivio isolato e diviso.
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