Gli energumeni spiegati dall’Accademia della Crusca

Tratto dall’Accademia della Crusca Chi è un energumeno? Colui che è posseduto dal demonio, un invasato, un ossesso; un esagitato dominato da una qualche passione, o chi, in preda all’ira, si comporta con violenza e brutalità; un temerario, un matto; un fanatico intollerante, un prepotente; e anche una persona robusta e muscolosa, dotata di grande forza fisica e, talora, di cervello non particolarmente fino. Un ceffo inquietante, un tale che incute sospetto e timore solamente per la sua fisicità incombente; al contempo un tipo grossolano e inurbano. Sono tutte accezioni documentate, più o meno distanti dal significato etimologico, diffuse e comuni oppure desuete, non sempre contemplate tuttavia nei vari dizionari. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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Cosa sono gli «svarioni»? Risponde l’Accademia della Crusca - Tratto dall’Accademia della Crusca La lessicografia storica, etimologica e dell’uso contemporaneo registra svarione come sostantivo maschile con il significato fondamentale di ‘errore grossolano, in particolare di natura linguistica’ (GDLI; Tommaseo-Bellini; DEI; DELI; Devoto-Oli 2014; DISC; Garzanti 2007; GRADIT; Grande dizionario italiano dei sinonimi e contrari; Sabatini-Coletti 2006; Vocabolario Treccani online; Zingarelli 2022); la maggior parte dei dizionari, inoltre, lo indica come derivato del verbo svariare (GDLI; Tommaseo-Bellini; l’Etimologico; Devoto-Oli 2014; DISC; Garzanti 2007; Sabatini-Coletti 2006; Vocabolario Treccani online;), ma il GDLI propone anche la derivazione dal sostantivo svario “errore (specie grave, grossolano).

Il «pragmatismo» e la «pragmaticità» spiegati dall’Accademia della Crusca - Tratto dall’Accademia della Crusca L’aggettivo pragmatico vuol dire ‘relativo all’attività pratica, incentrato sull’azione’ e, con un significato più diffuso, ‘improntato a concretezza; che tiene conto della realtà di una situazione considerandone gli aspetti facilmente realizzabili per il raggiungimento di risultati concreti’; possiede, inoltre, l’accezione tecnica, oggi obsoleta, di ‘legge o decreto che regola in modo definitivo l’applicazione di una legge a casi concreti’.

Come usare bene il verbo «incutere», spiegato dall’Accademia della Crusca - Tratto dall’Accademia della Crusca Il verbo italiano incutere è voce dotta, tratta dal latino incut?re, composto di in, che esprime un moto dentro qualcosa, e quat?re ‘scuotere’.

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