Internet clandestino e dissidenza organizzata Così il figlio dello Scià punta al futuro dell’Iran
Che il regime teocratico iraniano abbia una forte (quanto clandestina) opposizione interna è quasi uan certezza. Non stupisce dunque che fino ad ora più di 50.000 membri dell’apparato militare e governativo iraniano avrebbero cercato contatti tramite un’apposita piattaforma per collaborare alla caduta del regime della Repubblica Islamica. Ad affermarlo è stato Reza Pahlavi, omonimo figlio dell’ultimo scià di Persia deposto nel 1979 dai rivoluzionari khomeinisti, che da anni vive in esilio e si propone oggi come guida di una transizione democratica in caso di collasso del sistema attuale. In un’intervista rilasciata a Politico, Pahlavi ha dichiarato che i dati devono ancora essere verificati, ma il numero dei disertori registrati cresce di settimana in settimana. 🔗 Leggi su Formiche.net
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Chi è Reza Pahlavi, il figlio dello Scià di Persia che si candida a guidare l’Iran (ma non vuole essere re) - Reza Ciro Pahlavi II, figlio dell’ultimo Scià di Persia deposto durante la rivoluzione islamica del 1979, è tornato al centro del dibattito internazionale dopo aver dichiarato la propria disponibilità a “servire il popolo iraniano” in un’eventuale transizione democratica del Paese.
Il figlio dello Scià in esilio: “Per il mio popolo ci sono: tanti patrioti in Iran e all’estero pronti ad agire” - In esilio dall’età di 18 anni il principe Reza Ciro Pahlavi, oggi 64enne, primogenito dell’ultimo Scià dell’Iran, Mohammad Reza Pahlavi, si dichiara pronto a tornare in patria.
Iran, il figlio dello scià si candida alla guida della Nazione: "Khamenei ha perso il controllo" - Rezha Ciro Pahlavi, figlio dell'ultimo scià, ribadisce la speranza di poter tornare nel suo Paese per guidare la transizione democratica: "Quello che accadrà è irreversibile, mettiamo fine a questo incubo.
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