L’antisemita della porta accanto Insospettabile operaio ecuadoriano incastrato per i murales sfregiati
L’antisemita della porta accanto, insospettabile operaio ecuadoriano, è stato incastrato per i murales sfregiati: la bandiera israeliana e il volto di Edith Bruck cancellati sui muri della caserma Montello. Tra scarabocchi e simboli antisemiti, emergono tensioni e brutalità, rivelando come l’odio possa nascondersi dietro facciate insospettabili e lasciar tracce inquietanti nel nostro tessuto sociale.
La bandiera israeliana sfregiata e il volto della scrittrice ungherese Edith Bruck cancellato da uno dei muri perimetrali della caserma Montello. E poi gli scarabocchi celesti sulle stelle di David appuntate sui giubbotti anti-proiettile messi addosso alla stessa Bruck, alla senatrice a vita Liliana Segre e a Sami Modiano, sotto la scritta in tedesco "Arbeit macht frei" e accanto a Papa Francesco col cartello "Antisemitism is everywhere". Due blitz in pochi giorni, a febbraio. Due raid per deturpare i murales dedicati da AleXandro Palombo (l’altro in Centrale non ha avuto miglior sorte) ai testimoni della Shoah proprio nell’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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