Sentenza storica per le coppie lesbiche | Entrambe le mamme possono riconoscere il figlio alla nascita
Roma, 22 maggio 2025 – Una sentenza storica riconosce entrambe le mamme di una coppia lesbica come madri del bambino nato tramite procreazione assistita all’estero. Si sancisce così il principio che anche la donna che non ha partorito può essere riconosciuta legalmente come madre, affermando i diritti delle coppie omosessuali e contribuendo a una svolta nei diritti civili in Italia.
Roma, 22 maggio 2025 – Una recente sentenza ha stabilito che è incostituzionale impedire il riconoscimento come madre della donna che, pur non avendo partorito, ha partecipato attivamente e consapevolmente alla decisione di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita (PMA) all’estero insieme alla partner. La Corte Costituzionale, con la decisione n. 68 depositata oggi, ha accolto le questioni di legittimità sollevate da un tribunale toscano, dichiarando illegittima la normativa che non permette ai figli nati in Italia da coppie femminili, attraverso PMA realizzata in Paesi stranieri, di essere riconosciuti legalmente come figli di entrambe le madri. 🔗Leggi su Thesocialpost.it
© Thesocialpost.it - Sentenza storica per le coppie lesbiche: “Entrambe le mamme possono riconoscere il figlio alla nascita”
Altri articoli sullo stesso argomento
Fonderie Pisano: Una sentenza storica. È tempo di agire per tutelare la salute dei cittadini
Le Fonderie Pisano rappresentano un nodo cruciale nella lotta per la salute pubblica. La recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo mette in luce l'urgenza di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini.
Plateatici, sentenza storica del Tar: «Il bar di Padova può mettere i tavolini dove vuole»
Una sentenza che, come detto, è stata definita storica, poiché il Tar del Veneto ha sancito il diritto del bar "Vicoli" di via Umberto I a Padova di posizionare i tavolini come desidera.
I Pfas e la morte dell’ex operaio della Miteni: riconosciuto risarcimento alla famiglia. “Sentenza storica”
Una sentenza storica ha segnato un importante passo nella lotta contro la contaminazione da PFAS: il Tribunale di Vicenza ha riconosciuto un risarcimento alla famiglia di Pasqualino Zenere, ex operaio della Miteni, la cui morte è stata collegata all'esposizione a queste sostanze perfluoroalchiliche, noti inquinanti ambientali.