Flottiglia diretta a Gaza intercettata da Israele: 150 attivisti fermati, anche italiani a bordo
Le forze israeliane hanno intercettato una nuova flottiglia diretta verso Gaza nella mattinata di mercoledì 8 ottobre. Il convoglio, composto da nove imbarcazioni in navigazione da oltre una settimana, avrebbe tentato di violare il blocco marittimo imposto sulla Striscia.
«Un altro vano tentativo di entrare in una zona di combattimento e di infrangere il blocco navale legale si è concluso senza esito», ha dichiarato il ministero degli Esteri israeliano su X. Le autorità di Tel Aviv hanno confermato che tutti i passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano, dove verranno identificati e espulsi al più presto.
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Secondo i media locali, circa 150 attivisti che partecipavano alla spedizione sono stati arrestati dalla Marina israeliana. Le imbarcazioni intercettate stanno ora facendo rotta verso il porto di Ashdod. Tra i partecipanti risultano anche circa dieci cittadini italiani, parte della seconda spedizione della cosiddetta Freedom Flotilla.
«Li hanno attaccati in acque internazionali, è stata ancora una volta un’azione piratesca», ha denunciato Michele Borgia, portavoce della delegazione italiana della Freedom Flotilla, in una dichiarazione all’Adnkronos. «Ci aspettavamo maggiore comprensione, soprattutto per la nave Conscience, che trasporta professionisti sanitari e 18 tonnellate di materiale medico. Ma non è stato così».
L’abbordaggio della Conscience sarebbe avvenuto intorno alle 4.30 ora italiana, mentre quello delle barche del gruppo Thousand Madleens sarebbe stato registrato circa due ore prima. «L’azione è stata rapidissima – ha spiegato Borgia –. I militari sono arrivati nella notte con le luci spente, hanno disattivato i nostri sistemi e sono scesi dagli elicotteri con i cavi. L’equipaggio se n’è reso conto solo in quel momento».
Il portavoce ha inoltre chiarito che le imbarcazioni non si erano avvicinate alla zona rossa prima di oggi, proprio per evitare provocazioni nella giornata del 7 ottobre. «Il nostro intento è pacifico – ha ribadito – vogliamo rompere il blocco, ma in modo politico, non con la forza».
A bordo della Conscience si trovano quattro italiani — due medici, un infermiere e un giornalista — mentre gli altri connazionali partecipano come membri degli equipaggi delle barche a vela.