Tragedia sull'Everest: un morto e oltre 200 alpinisti intrappolati dalla bufera di neve

Un alpinista è morto e più di 200 escursionisti risultano ancora bloccati sul monte Everest a causa di una violenta bufera di neve che ha colpito le regioni montuose nordoccidentali e occidentali della Cina.
Secondo quanto riportato dall’emittente CCTV, centinaia di persone sono state sorprese da condizioni meteorologiche estreme durante un’escursione organizzata in occasione della festa nazionale di otto giorni. Le forti nevicate, improvvise e abbondanti, hanno reso impossibile il rientro in sicurezza per molti gruppi di alpinisti.
Soccorsi in azione nella regione di Qinghai
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Le operazioni di salvataggio, condotte da centinaia di soccorritori con il supporto di droni di ricerca, hanno permesso di trarre in salvo oltre 130 persone nella regione di Qinghai. Le autorità locali hanno comunicato che l’alpinista deceduto è stato colpito da ipotermia e mal di montagna nella cosiddetta Valle della Tigre.
Le squadre di emergenza continuano a lavorare per individuare gli altri escursionisti dispersi, anche se non è stato ancora precisato il numero esatto delle persone mancanti.
Rientro difficile anche in Tibet
Nel vicino Tibet, circa 350 escursionisti rimasti intrappolati nella neve in una valle che conduce al versante orientale dell’Everest sono riusciti a mettersi in salvo, raggiungendo la città di Qudang. Le autorità cinesi hanno confermato che la situazione resta complessa a causa delle difficili condizioni climatiche e del rischio di ulteriori precipitazioni.