Nuova offensiva russa sull'Ucraina: ondata di droni e missili colpisce più regioni

Nella notte tra sabato e domenica 5 ottobre, l’esercito russo ha lanciato un attacco su larga scala contro diverse aree dell’Ucraina, scatenando allarmi aerei in numerose regioni. Le forze di difesa aerea ucraine hanno confermato il massiccio impiego di droni e missili.
La città di Zaporizhzhya è stata duramente colpita da un’offensiva combinata di droni e bombardamenti aerei. Secondo quanto riferito su Telegram dall’amministratore militare regionale Ivan Fedorov, almeno dieci droni e diverse bombe guidate hanno centrato obiettivi civili, causando la morte di una persona e il ferimento di almeno altre otto. L’attacco ha provocato interruzioni nelle forniture di acqua ed elettricità in vari distretti.
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Anche altre città ucraine, tra cui Kiev, Dnipro e Odessa, sono state bersaglio di attacchi con droni, sebbene al momento non siano disponibili dati ufficiali sulle vittime o sui danni materiali. L’aeronautica militare ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 73 droni, un dato che non è stato ancora verificato in modo indipendente.
Le autorità di Kiev hanno inoltre segnalato il rischio di ulteriori attacchi con missili da crociera russi, dopo che i radar hanno rilevato il decollo di bombardieri strategici Tupolev Tu-95 dalle basi russe.
In seguito agli attacchi, l’esercito polacco ha reagito dispiegando durante la notte i propri caccia per la difesa dello spazio aereo nazionale. Anche i caccia della Nato di stanza in Polonia sono stati mobilitati in via preventiva. Secondo i media locali, l’intero sistema di difesa aerea polacco è stato posto in stato di massima allerta.