Veronica Satti racconta il disturbo borderline: Mio padre Bobby Solo? Non ha mai fatto davvero il padre
Veronica Satti si apre per la prima volta dopo anni, condividendo la sua battaglia con il disturbo borderline di personalità e il difficile rapporto con il padre, Bobby Solo. Nel podcast One More Time di Luca Casadei, la 34enne racconta senza filtri le sfide di una vita segnata da dolore e resilienza. La sua storia è un esempio di coraggio e speranza, dimostrando che parlare aiuta a guarire e a trovare la forza di andare avanti.

Veronica Satti torna a parlare pubblicamente dopo un lungo periodo di silenzio, aprendo il suo cuore nel podcast One More Time di Luca Casadei. La 34enne ha raccontato senza filtri la sua esperienza con il disturbo borderline di personalità, diagnosticato nel 2019, e il difficile rapporto con il padre, Bobby Solo.
"Al liceo ho iniziato con l’autolesionismo", confessa Veronica. "È andata avanti per anni, fino a due anni fa. Mi tagliavo in punti nascosti, provavo una sensazione di sollievo momentaneo, come se quel dolore fisico sostituisse quello emotivo. Ma poi tutto tornava più forte di prima".
Leggi anche Domenica In, ospiti del 16 marzo: Bobby Solo, Christopher Lambert, Coma Cose e protagonisti di Mare Fuori
La diagnosi è arrivata dopo un lungo percorso di psicoterapia e test clinici. "Per essere considerati borderline bisogna rientrare in 9 fattori. Io li avevo tutti", racconta. "Vuol dire stare male senza capirne il motivo, passare da momenti di euforia a vuoti inspiegabili. Il dolore era diventato la mia comfort zone".
Due anni fa, un crollo mentale l’ha portata a un gesto estremo. "Mi sono scolata una boccetta di codeina, mi sono fatta tanto male e mi sono rasata i capelli. È stato un momento durissimo", ammette. Oggi le cose vanno meglio: "Adesso non è male", dice con lucidità.
Nell’intervista, Veronica ha affrontato anche il tema della sua difficile relazione con il padre. I suoi genitori, Bobby Solo e Mimma Foti, si sono separati quando lei aveva solo quattro anni. "A 13 anni mi è venuto il ciclo e ho chiesto a papà di accompagnarmi dalla mamma, perché non avevo confidenza con lui. Si è arrabbiato, mi ha lasciata davanti al portone e mi ha detto: 'È l’ultima volta che ci vedremo'. In quel momento ho provato vergogna, pensavo di essere io il problema".
Con il tempo, Veronica ha maturato una consapevolezza dolorosa. "Lui era presente, ma a modo suo. Io sono sua figlia, ma lui non ha mai fatto davvero il padre", spiega. E aggiunge: "Oggi so che il mio vero papà è Paolo, il compagno di mia madre. Perché i figli sono di chi li cresce".