Garlasco, nuove intercettazioni su Andrea Sempio: Del popolo bue non me ne frega più niente

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Emergono nuovi dettagli sull'inchiesta per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Le intercettazioni ambientali del 2007, riaperte dalla Procura di Pavia, rivelano dichiarazioni di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e nuovamente indagato dal gennaio scorso.

In una conversazione registrata dai carabinieri il 12 febbraio 2007, Sempio esprime frustrazione riguardo all'opinione pubblica: "So che sbaglio, perché so che è molto, molto importante... però non me ne frega più niente guarda... continuino pure a pensare che io un giorno mi sono svegliato perché ho portato lo scontrino alla cavolo... continuino a pensare".

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Parlando del rapporto con Chiara, Sempio afferma: "Era quasi mai a casa... e allora non la incontravo e loro questa cosa non la sanno e te la continuano a menare con... non è possibile".

Riguardo alle opinioni altrui, dichiara: "Non me ne frega niente... già sono uno a cui le opinioni degli altri frega poco, cioè mi interessa l'opinione di poche persone. In questa vicenda mi interessano le opinioni di quelle persone e dell'autorità che deve valutare, fare delle indagini". E prosegue: "Del popolo bue non me ne frega più niente. Di andare a impressionare la casalinga fargli credere... no casalinga pensa quello che vuoi, odiami... continua a pensare che in mano a lei c'era una ciocca dei miei capelli che però nessuno per dieci anni ha mai... però... nessuna delle squadre degli investigatori si è mai accorta che c'era un'intera ciocca di capelli... continua a pensare, sì pensa che mi sono tagliato i capelli per non nascondere il fatto che... se poi tagli i capelli, ma il capello è uguale lo stesso... vogliamo analizzare il capello... non è che superata una certa lunghezza la struttura del capello cambia".

Il giorno precedente, l'11 febbraio 2007, Sempio discute in auto la questione del DNA trovato sotto le unghie della vittima: "Questa merda di Dna, ma cosa state dicendo... ma il fatto è che ormai alla gente piace discutere su quello perché se tu parti dal presupposto che c'è il mio Dna allora puoi discutere su tante cose... come c'è rimasto se non c'è rimasto, come ha fatto a trasmettersi se è vero che può essere rimasto... incomprensibile... se era un'aggressione se era sopra se era sotto... quelle minchiate lì".

Le intercettazioni, ora al vaglio della Procura, potrebbero fornire nuovi elementi nell'indagine sull'omicidio di Chiara Poggi, riaperta dopo la presentazione di una perizia da parte della difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva nel 2015.