Trump rafforza il confine con soldati per fermare i migranti: dispiegamento al confine con il Messico

Donald Trump intensifica il controllo del confine tra Stati Uniti e Messico inviando migliaia di soldati per contrastare l'immigrazione illegale. Attualmente, 1.500 militari sono stati dispiegati su ordine del presidente, a poche ore dal suo insediamento ufficiale. Il piano prevede un aumento significativo delle truppe, con il Washington Post che riporta una possibile cifra di 10.000 soldati. La Casa Bianca, tramite la portavoce Karoline Leavitt, ha confermato l'ordine esecutivo firmato da Trump per rafforzare la sicurezza al confine.

Le nuove forze, che entreranno in azione nelle prossime settimane, supportano l'operato della Dogana e della Border Patrol, con compiti che vanno dalla raccolta di informazioni di intelligence per monitorare il flusso migratorio, a operazioni di supporto aereo. Sebbene non sia chiaro se i soldati saranno armati, non avranno compiti di polizia come arresti o sequestri, limitandosi a supportare la logistica e il trasporto dei migranti.

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Nel frattempo, il clima di tensione cresce in Kentucky, dove il Ku Klux Klan ha distribuito volantini razzisti contro i migranti, chiedendo loro di lasciare il paese, coincidentemente con l'inizio della presidenza Trump. Le autorità locali hanno avviato indagini su questi episodi inquietanti, che coinvolgono anche minacce dirette alla comunità migrante.

Donald Trump annuncia dazi del 25% sulle auto importate dal 2 aprile - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che a partire dal 2 aprile verranno applicati dazi del 25% su tutti i veicoli importati. Definendo questa data come il "Giorno della Liberazione", Trump ha sottolineato che l'obiettivo è contrastare le pratiche commerciali ritenute ingiuste nei confronti degli Stati Uniti.

Donald Trump intensifica la politica dei dazi: i Paesi nel mirino - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta sollecitando i suoi consiglieri ad adottare misure più aggressive in materia di dazi in vista del 2 aprile, da lui denominato "Giorno della Liberazione", prevedendo una significativa escalation nella guerra commerciale globale.

Schlein critica Meloni: Difende gli interessi di Trump e Musk, non quelli italiani - La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha attaccato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per le sue dichiarazioni al Financial Times riguardo ai rapporti tra Italia e Stati Uniti. Schlein accusa Meloni di anteporre gli interessi americani a quelli nazionali, affermando che la premier ha scelto di "indossare il cappellino Maga" e di ammainare le bandiere italiana ed europea da Palazzo Chigi.