Russia, mogli dei soldati celebrate come 'vincitrici' della guerra grazie a stipendi e bonus elevati
Le mogli e fidanzate dei soldati russi al fronte nella guerra contro l'Ucraina emergono come protagoniste di un nuovo status sociale, favorito da salari e bonus elevati concessi ai loro mariti. Il conflitto, che dura da quasi tre anni, ha trasformato queste donne in simboli di una nuova élite, celebrate sui social per il benessere acquisito.
I soldati russi ricevono compensi significativi: nella regione di Samara, chi si arruola riceve un bonus iniziale equivalente a 38.900 dollari, mentre lo stipendio mensile minimo è di 210mila rubli (circa 2mila dollari), cinque volte il salario medio in alcune regioni. In caso di decesso, la famiglia beneficia di un indennizzo di 5 milioni di rubli (48.500 dollari), un fenomeno descritto dall'economista Vladislav Inozemtsev come "deathonomics".

Sui social, storie di lusso e patriottismo abbondano. Vika, 22 anni, ha condiviso su Instagram foto del nuovo iPhone 16 ricevuto dal marito al fronte, nonostante la piattaforma sia ufficialmente bandita in Russia dal 2022. "Solo il meglio per mia moglie", ha scritto il marito in un messaggio. Vika, come altre donne, usa i social per condividere consigli sulla decorazione della casa e recensioni di prodotti, affermando: "Fino a che ho soldi, avrete recensioni".
Questi compensi si inseriscono in una strategia del governo russo per creare una nuova élite: i reduci di guerra e le loro famiglie. Benefici aggiuntivi includono sussidi per mutui e accesso gratuito alle università, anche in atenei prestigiosi come l'Università statale di Mosca. Nel 2024, circa 15mila reduci o i loro figli sono stati ammessi alle università, un numero in crescita rispetto all'anno precedente. Molti veterani assumono ruoli politici locali, consolidando il loro status.
Le narrazioni patriottiche abbondano anche tra influencer come Lesya, 19 anni, sposata con un ex combattente della Wagner. Con 10mila follower su TikTok, pubblica video con souvenir provenienti dal fronte, promuovendo "valori tradizionali". Su Instagram e TikTok, alcuni soldati condividono storie di compagni affetti da stress post-traumatico o mostrano medaglie conquistate in battaglia, come quelle per la presa di Bakhmut e Vuhledar.
Pagine sui social come VKontakte aiutano donne a incontrare soldati al fronte, trasformando queste relazioni in storie documentate e monetizzate online. Anastasia, ad esempio, ha trovato il marito tramite questi canali, condividendo ogni momento della loro relazione sui social. Alcune donne offrono corsi online sulla femminilità e la gestione delle relazioni, guadagnando ulteriormente grazie alla loro nuova visibilità.
Questa nuova élite femminile, alimentata dalla propaganda patriottica e dai vantaggi economici della guerra, si trova oggi al centro di una narrazione che lega benessere e conflitto, alimentata dal sistema promosso dal Cremlino.
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