Influenza e ondata di freddo: boom di casi e come difendersi
L'ondata di freddo che sta colpendo l'Italia sta favorendo l'aumento dei casi di influenza, a causa del raffreddamento delle mucose, che divengono più suscettibili alla replicazione di alcuni virus respiratori. Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, spiega che il passaggio delle mucose da una temperatura di 37°C a 35-36°C favorisce la diffusione dei virus. In questo contesto, il consiglio di coprirsi con una sciarpa per proteggere naso e bocca rimane valido, poiché il freddo può rendere più facile la propagazione del virus.
Secondo Andreoni, l'epidemia di quest'anno seguirà il solito andamento, con il picco di contagi atteso tra la terza e la quarta settimana di gennaio. Dopo le festività e la riapertura delle scuole, si registra un aumento dei casi di influenza H1N1, H3N2 e tipo B, oltre alla presenza di virus come il rinovirus e il virus sinciziale. Nonostante l’incremento degli accessi ospedalieri, Andreoni sottolinea che non si riscontrano criticità, mentre un maggiore ricorso alla vaccinazione avrebbe limitato la pressione sugli ospedali.

Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, punta il dito contro la scarsa copertura vaccinale, che continua a rimanere insufficiente. Solo uno su cinque si è vaccinato, nonostante la preoccupante diffusione dell'influenza nel 2023-2024, che ha colpito ben 15 milioni di persone. La riluttanza degli italiani verso i vaccini, in particolare dopo il Covid-19, è una realtà preoccupante, che riguarda anche altre malattie infettive, come il morbillo, la pertosse, il tetano, la meningite e lo pneumococco.
L’ondata di freddo sta spingendo le persone a rifugiarsi in ambienti chiusi, dove i virus circolano più facilmente. Oltre all’influenza A e B, si registrano altre infezioni respiratorie come pneumococco, virus sinciziale (RSV) e il metapneumovirus (HMPV), creando un vero e proprio "festival di infezioni respiratorie". In questo contesto, la bassa copertura vaccinale non fa che aggravare la situazione.
Gene Hackman e la moglie trovati morti: lei cercava online sintomi di Covid e influenza prima del decesso
Betsy Arakawa, moglie dell’attore Gene Hackman, aveva cercato online sintomi legati a influenza e Covid nei giorni precedenti la sua morte, avvenuta a febbraio nella casa della coppia a Santa Fe, New Mexico.
Influenza aviaria H5N1, prima vittima in Messico: morta una bambina di 3 anni
È deceduta la bambina di 3 anni risultata positiva al virus dell’influenza aviaria H5N1 in Messico. La piccola, originaria dello Stato di Durango, era stata ricoverata in gravi condizioni ed è morta per complicanze respiratorie.
Primo caso umano di influenza aviaria H5N1 in Messico: grave una bimba di 3 anni
Il primo caso umano di influenza aviaria H5N1 è stato confermato in Messico, in una bambina di tre anni residente nello stato di Durango.