Migranti: von der Leyen propone hub di rimpatrio in Paesi extra UE

La presidente della Commissione Europea, Ursula vonderLeyen, ha annunciato che sono in corso discussioni con gli Stati membri riguardo allo sviluppo di centri di rimpatrio situati in Paesi terzi. Questa iniziativa mira a contrastare l'immigrazione clandestina, rispettando i diritti fondamentali e il principio di non respingimento. Von der Leyen ha sottolineato l'importanza della cooperazione con organizzazioni internazionali come l'UNHCR e l'OIM, oltre che con i Paesi terzi, per garantire il successo di queste misure.
Inoltre, la Commissione sta accelerando la revisione del concetto di "Paese terzo sicuro", consultando Stati membri, Parlamento Europeo e organizzazioni come l'UNHCR e l'OIM, per valutare eventuali modifiche al regolamento sulle procedure d'asilo. L'obiettivo è anticipare l'applicazione di questi concetti, con l'Agenzia UE per l'Asilo incaricata di analizzare specifici Paesi terzi che potrebbero essere designati come Paesi di origine sicuri o Paesi terzi sicuri, al fine di stilare elenchi a livello europeo.
Von der Leyen ha evidenziato che, rispetto allo stesso periodo del 2023, gli arrivi di migranti irregolari dalla Tunisia all'Italia sono diminuiti dell'80%. Questo risultato è attribuito all'impegno costante e alla cooperazione strategica con Paesi chiave di origine e transito. In particolare, il partenariato con la Tunisia, avviato nel luglio 2023, ha visto oltre 100 milioni di euro già destinati ad attività legate alla migrazione, tra cui protezione, rimpatri, gestione delle frontiere e lotta al traffico di esseri umani.
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