Influenza: rischio elevato già dai 60 anni, picco atteso dopo Natale

La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) propone di anticipare l'uso dei vaccini antinfluenzali potenziati a partire dai 60 anni, anziché dai 65, per una maggiore protezione. Questa raccomandazione segue l'esempio di paesi come Austria, Germania e Gran Bretagna. Secondo l'European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), nella stagione 2022/2023, il 42% dei casi di influenza in terapia intensiva in Europa ha riguardato individui di età pari o superiore a 60 anni.

Andrea Ungar, presidente della SIGG e professore di Geriatria all'Università di Firenze, sottolinea che l'invecchiamento comporta una ridotta funzionalità del sistema immunitario già a partire dai 50 anni, aumentando il rischio di complicanze influenzali nella fascia 60-64 anni. Francesco Landi, direttore del Dipartimento di Scienze dell'Invecchiamento del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, evidenzia l'importanza di vaccinare non solo gli over 65 e i pazienti fragili, ma anche i sessantenni, che rappresentano una quota significativa dei casi totali di influenza.

influenza rischio

Attualmente, le raccomandazioni del Ministero della Salute per la stagione 2024/2025 prevedono l'offerta vaccinale gratuita per gli individui di età pari o superiore a 60 anni, senza un'indicazione specifica per l'uso dei vaccini potenziati in questa fascia d'età.

Gli esperti prevedono che il picco dell'influenza si verificherà dopo Natale. Pertanto, è ancora possibile vaccinarsi per ottenere una protezione efficace. La vaccinazione è raccomandata per gli over 60, le donne in gravidanza, i bambini tra 6 mesi e 6 anni, le persone con malattie croniche e gli operatori sanitari.

Inoltre, è possibile effettuare la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello anti-Covid, semplificando l'accesso alle vaccinazioni e aumentando la protezione complessiva.

La stagione influenzale 2024-2025 si preannuncia intensa, con una stima di circa 15 milioni di italiani che potrebbero essere colpiti. Pertanto, gli esperti raccomandano di adottare misure preventive, tra cui la vaccinazione, per ridurre il rischio di complicanze e la pressione sul sistema sanitario.

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