Trump minaccia dazi 'anti-Fentanyl': rischio per la cooperazione con la Cina?
Donald Trump ha annunciato l'intenzione di imporre nuovi dazi sulle importazioni cinesi, con l'obiettivo dichiarato di ridurre l'afflusso negli Stati Uniti del fentanyl, un potente oppioide sintetico responsabile di migliaia di morti annuali. La Cina è la principale fonte di precursori chimici utilizzati nella produzione di fentanyl, mentre molti dei prodotti finiti vengono contrabbandati negli Stati Uniti attraverso il Messico.
Durante l'amministrazione Biden, la cooperazione tra Washington e Pechino sul controllo del fentanyl ha rappresentato un aspetto positivo nelle relazioni bilaterali. Nel 2023, i colloqui tra i presidenti Biden e Xi Jinping hanno portato la Cina ad ampliare l'elenco dei precursori chimici vietati, aumentando la supervisione sulle loro esportazioni. Questo accordo ha rappresentato un raro esempio di collaborazione tra i due paesi su una questione di sicurezza globale.

Tuttavia, esperti come Vanda Felbab-Brown della Brookings Institution avvertono che l'imposizione di nuovi dazi potrebbe minare questa cooperazione. Secondo Felbab-Brown, "un'imposizione di tariffe non farà nulla per quanto riguarda il flusso di fentanyl; in effetti, potrebbe minare la cooperazione antidroga che gli Stati Uniti e la Cina hanno intrapreso nel 2024".
La Cina ha spesso utilizzato la questione del fentanyl come leva nelle relazioni con gli Stati Uniti, offrendo cooperazione in cambio di concessioni su altre questioni. Ad esempio, dopo l'incontro tra Biden e Xi in California, Washington ha accettato di revocare le sanzioni su un istituto forense cinese, come segno di buona volontà. Tuttavia, le tensioni su altre questioni, come la tecnologia e il commercio, hanno ostacolato la cooperazione continua.
Nel 2019, la Cina aveva introdotto un divieto sul fentanyl, portando Trump a lodare Xi Jinping per il "meraviglioso gesto umanitario". Da allora, le forze dell'ordine cinesi e americane hanno coordinato gli sforzi per contrastare il traffico di questa sostanza. Tuttavia, le recenti minacce di dazi sollevano preoccupazioni sulla possibilità di un ritorno alle tensioni commerciali e sul rischio di compromettere la cooperazione sul controllo del fentanyl.
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