Manovra 2024: Circa 1.300 Emendamenti Dichiarati Inammissibili
La Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha dichiarato inammissibili circa 1.300 emendamenti sui 4.511 presentati dalle forze parlamentari alla Legge di Bilancio 2024. La scadenza per la presentazione dei ricorsi è fissata per oggi alle 18:00, con decisioni attese entro domani alle 12:00.
Tra le proposte respinte figurano:

- Bonus di 1.500 euro per le scuole private: proposta volta a introdurre un incentivo economico per gli istituti scolastici privati.
- Rottamazione delle cartelle esattoriali in 10 anni: emendamento che prevedeva la possibilità di saldare le cartelle fiscali in dieci rate annuali.
- Stop alla stretta sulle criptovalute: proposta per evitare l'aumento della tassazione sui profitti derivanti dalle criptovalute.
- Nomina di revisori del Mef nelle aziende: emendamento che prevedeva l'inserimento di revisori del Ministero dell'Economia e delle Finanze nelle società che ricevono finanziamenti pubblici superiori a 100.000 euro.
- Fondi per l'industria automobilistica: proposta di destinare risorse specifiche per sostenere il settore automotive.
- Legalizzazione della cannabis: emendamento che mirava a introdurre la produzione e la vendita controllata di cannabis.
- Reintroduzione del Reddito di Cittadinanza: proposta per ripristinare il sussidio di base per i cittadini in difficoltà economica.
Tra gli emendamenti dichiarati inammissibili c'è quello a firma Rizzetto (Fratelli d'Italia) per riaprire il termine di sei mesi per il conferimento del trattamento di fine rapporto a forme pensionistiche complementari e che prevedeva, in assenza di una manifestazione esplicita di volontà, che il Tfr si intendesse tacitamente destinato alla previdenza complementare.
Non supera l'esame dell'ammissibilità in commissione Bilancio della Camera, perché estraneo alla materia, l'emendamento alla manovra a firma Buonguerrieri (Fratelli d'Italia) che era stata definita 'anti Renzi' e che prevedeva l'introduzione di "limiti ai compensi percepiti all'estero da alcuni titolari di cariche politiche".
La Commissione ha stabilito per oggi alle 18 la scadenza per presentare i ricorsi e domani alle 12 quella per le decisioni in merito a questi.
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