Chi è Susie Wiles, l’architetta dietro il trionfo di Trump: possibile Chief of Staff alla Casa Bianca
La nomina di Wiles a Chief of Staff rappresenterebbe una mossa strategica per Trump, spesso criticato per misoginia e sessismo, e noto per aver formato un'amministrazione composta in gran parte da uomini bianchi durante il suo primo mandato. Wiles, descritta da Politico come "la più temuta e la meno nota stratega politica d'America", ha mantenuto un profilo basso durante la campagna, evitando dichiarazioni pubbliche. Tuttavia, ha risposto su X al miliardario Mark Cuban, che aveva affermato che Trump non si circonda di "donne forti e intelligenti", scrivendo: "Mi è stato detto che Mark Cuban ha bisogno di aiuto ad identificare donne forti e intelligenti intorno al presidente Trump, bene eccoci qui".
Nonostante la sua riluttanza a comparire in pubblico, Wiles è considerata in pole position per il ruolo di Chief of Staff, una posizione equivalente a quella di primo ministro negli Stati Uniti. Questo coronerebbe una carriera di oltre 40 anni all'interno del Partito Repubblicano, iniziata nel 1979 come assistente del deputato Jack Kemp e proseguita con la partecipazione alla campagna presidenziale di Ronald Reagan nel 1980.
Wiles ha guadagnato fama e rispetto nel 2010, guidando la campagna che ha portato Rick Scott, allora un uomo d'affari senza esperienza politica, alla carica di governatore della Florida in soli sette mesi. Nel 2015 ha incontrato Trump, diventando l'anno successivo presidente della sua campagna in Florida. Nel 2018 ha guidato la campagna di Ron DeSantis per la carica di governatore, con DeSantis che l'ha definita "la migliore nel suo business" nel discorso della vittoria. Tuttavia, i rapporti tra Wiles e DeSantis si sono incrinati nel 2019.
Secondo Politico, Wiles ha avuto un ruolo significativo nel "smantellare" la campagna di DeSantis, che sembrava destinata a superare Trump ma è invece finita in sordina. Nonostante la sua influenza sia evidente per chi sa dove guardare, Wiles rimane una figura discreta. Madre di tre figli e nonna, è membro della Chiesa Episcopale e si descrive come una moderata.
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