Influenza australiana in Italia: primi casi con sintomi neurologici, raccomandata la vaccinazione

L'influenza australiana, causata dal virus H3N2, ha registrato i primi casi in Italia, evidenziando sintomi che coinvolgono anche il sistema nervoso centrale. Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha segnalato un caso significativo: un paziente di 76 anni, ricoverato per influenza, presentava confusione mentale al punto da non riconoscere la propria moglie. Tra i sintomi iniziali, il paziente ha riferito una perdita del gusto durante i pasti.

influenza australiana

Bassetti ha sottolineato che la stagione influenzale in corso potrebbe essere particolarmente impegnativa, poiché il virus H3N2 non si limita a colpire polmoni e gola, ma può interessare anche il cervello. Questo comportamento è stato già osservato in Australia, indicando un tropismo del virus verso il sistema nervoso centrale.

L'influenza H3N2 è nota per la sua aggressività e per la capacità di manifestarsi con sintomi simili a quelli del COVID-19, rendendo difficile la diagnosi differenziale. I sintomi comuni includono febbre alta, tosse secca, dolori muscolari e articolari, mal di testa e stanchezza. In alcuni casi, possono verificarsi complicazioni neurologiche, come encefaliti, che richiedono un'attenzione medica immediata.

Per prevenire la diffusione del virus e ridurre il rischio di complicazioni, gli esperti raccomandano la vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per le categorie a rischio come anziani, bambini e persone con patologie croniche. È inoltre fondamentale adottare misure igieniche adeguate, come il lavaggio frequente delle mani, l'uso di mascherine in ambienti affollati e il mantenimento del distanziamento sociale.

In caso di sintomi influenzali, è consigliabile consultare il proprio medico per una valutazione accurata e per ricevere indicazioni sul trattamento più appropriato. L'automedicazione, soprattutto con antibiotici, è sconsigliata poiché inefficace contro le infezioni virali e potenzialmente dannosa.

Influenza: aumento dei casi tra i bambini, i consigli dei pediatri - In Italia, i casi di sindromi simil-influenzali continuano a crescere, con un'incidenza che ha superato la soglia di alta intensità. Nella quarta settimana del 2025, l'incidenza è salita a 17,3 casi per mille assistiti, rispetto ai 15,9 della settimana precedente.

Allarme mutazioni dell'influenza aviaria: rischio crescente di diffusione nell'uomo - I virus dell'influenza aviaria rappresentano una minaccia crescente, con una potenziale capacità di adattarsi agli esseri umani e innescare future pandemie. Questo è l'alert emesso dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che hanno recentemente pubblicato un parere scientifico basato sull'approccio One Health.

Influenza e ondata di freddo: boom di casi e come difendersi - L'ondata di freddo che sta colpendo l'Italia sta favorendo l'aumento dei casi di influenza, a causa del raffreddamento delle mucose, che divengono più suscettibili alla replicazione di alcuni virus respiratori. Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, spiega che il passaggio delle mucose da una temperatura di 37°C a 35-36°C favorisce la diffusione dei virus.