"Una
nube radioattiva rilasciata dagli impianti di
Zaporizhzhia rimarrebbe circoscritta al territorio ucraino, lambendo la linea di confine con la Federazione Russa". Questo quanto emerge dagli strumenti di analisi previsionale in dotazione dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare (Isin), che sta valutando l’evoluzione di "ipotetici rilasci di sostanze radioattive sulla base dei venti prevalenti".
L'allarme di Zelensky: La Russia progetta di far saltare la centrale di Zaporizhzhia
A seguito dell’attacco di droni alla centrale nucleare di
Zaporizhzhia, annunciato ieri dal dg della Iaea Rafael Mariano Grossi, l’Ispettorato, "sta infatti monitorando la situazione presso il sito ucraino". Fa sapere l'Ispettorato che, "secondo le ultime simulazioni, condotte con il sistema Aries del Centro Emergenze di Isin, un’eventuale
nube di radioattività si sposterebbe, nelle prime 24 ore dal rilascio ipotizzato alle ore 12 di oggi, in direzione ovest investendo le regioni ucraine di
Zaporizhzhia, Kherson, Mykolaiv, Odessa (parzialmente) e Kirovohrad. Successivamente, la
nube virerebbe repentinamente verso nord, nord-est interessando le regioni ucraine di Poltava, Dnipropetrovsk, Kharkiv e, molto marginalmente, Sumy".