Che succede alla
Juventus? Mentre la squadra allenata (per ora) da Massimiliano
Allegri affronta la
Lazio nell'andata della semifinale di Coppa Italia, il club bianconero è al centro di voci di rivoluzione tecnica che prenderà forma la prossima stagione. A meno che la situazione, complicata dalla pessima striscia di risultati negli ultimi 2 mesi in campionato, non precipiti anche in Coppa Italia.
Allegri, che ha un ricco contratto fino al 2025, è in discussione dopo il periodo nero che ha fatto precipitare la
Juve dal sogno scudetto cullato a gennaio fino alla qualificazione alla prossima Champions League da difendere negli ultimi 50 giorni di campionato.
Juve-Lazio, la probabile formazione: si torna al 3-5-2, chi recupera Allegri
Alla panchina bianconera viene accostato il nome di Thiago Motta, che sta abbinando gioco e risultati con il sorprendente Bologna. Il suo arrivo a Torino rappresenterebbe l'inizio dell'era griffata Cristiano Giuntoli, il dirigente chiamato ad aprire un nuovo ciclo alla Continassa. La stagione 2023-2024 è una sorta di anno zero, un compromesso dal quale la
Juve dovrà uscire con la scelta di una direzione precisa. E i segnali, in tal senso, non mancano: al club torinese potrebbero approdare figure destinate a far marciare la macchina dietro le quinte. I nomi di Giuseppe Pompilio e Stefano Stefanelli potrebbero non dire molto ai tifosi, ma rappresenterebbero l'ossatura dell'area sportiva coordinata da Giuntoli, pronto a prendere in mano le redini bianconere. Dalla
Juve, è in uscita Giovanni Manna, direttore sportivo che pare destinato a trasferirsi al Napoli, magari - come ipotizza Sky - con Vincenzo Italiano come allenatore. In questo quadro, a Torino appare improbabile la permanenza di
Allegri per l'ultimo anno del suo contratto. La necessità di una svolta, invocata da ampi settori della tifoseria, potrebbe diventare ancor più pressante rispetto alla scadenza naturale della stagione. Il flop in Coppa Italia o l'ennesimo passo falso in campionato contro la Fiorentina potrebbero indurre la società, che non ha inviato segnali di alcun tipo a livello ufficiale, a prendere decisioni drastiche.