Il rifiuto di Laura di cantare "Bella Ciao" Il rifiuto di Laura di cantare "Bella Ciao", molto popolare in Spagna dopo il successo de "La casa di carta", non è passato inosservato sui social dove è subito scoppiata una polemica. E subito sono impazziti i tweet dei politici, evidentemente indignati per quanto visto durante la puntata. La deputata socialista Adriana Lastra ha commentato: "Rifiutarsi di cantare una canzone antifascista la dice lunga sulla signora Laura Pausini e niente di positivo". E, in seguito, anche il deputato socialista al Parlamento europeo Iban Garcia: «Né con i democratici, né con i nazisti. Idem". La cantante romagnola non è rimasta in silenzio di fronte alle tante critiche ricevute e ha voluto spiegare in modo completo il motivo del suo gesto in diretta televisiva. "Io non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra - ha scritto su i suoi canali social. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventare ciò che non sono».
Laura Pausini non canta Bella Ciao : Non usatemi per propaganda politica

Il "no" di Laura Pausini a "Bella Ciao", "Non usarmi per propaganda politica" dice la cantante dopo essere stata ospite di un programma televisivo spagnolo, dove era coinvolta in un gioco musicale in cui i concorrenti dovevano cantare una canzone che conteneva la parola "Corazon" (cuore). Il cantante ha poi menzionato “Cuore Matto” di Little Tony, ma nessuno dei presenti sembrava conoscere il brano così famoso in Italia. La conduttrice, quindi, ha cantato "Bella Ciao", pensando di coinvolgere la Pausini, ma ha subito rifiutato: "E' una canzone molto politica e non voglio cantare canzoni politiche". E ha ribadito: "Il fascismo è una vergogna assoluta".
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